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Antibiotici - uso e abuso

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Antibiotici, voi dite, meno male che ce l’abbiamo, se no, si morirebbe ancora di polmoniti e sifilide!!

Vero! Sono una grossa invenzione della medicina all’inizio del secolo scorso. Hanno creato tanta euforia nella scienza fino agli anni 80-90. Diceva il papa dell’igiene della Germania, prof. Daschner ca. 50 anni fa: “gli antibiotici ci hanno portato a vincere la guerra contro i microbi ed entro i prossimi decenni non se ne parlerà più!”

Lo stesso Daschner ca. 20 anni fa tornò a ritrattare tutto. Diceva:” Si, è vero, malattie come la tubercolosi, la sifilide, alcune forme di polmonite e bronchite nel paziente anziano hanno perso la loro ferocia, ma purtroppo lo spettro microbiale si è alterato, sono nate forme di batteri e nuovi virus, che non ce li abbiamo mai immaginati. I problemi si sono ingranditi, le pestilenze dei tempi moderni non si curano più con antibiotici, e più so adoperano, meno sono efficaci.”

In effetti, le epidemie importanti di oggi: l’AIDS e poi la malattia cardiovascolare e il cancro – per le quali l’eziopatogenesi (cause, che stanno alla base) contiene anche un’importante pista microbiale, si stanno allargando e non c’è davvero un rimedio efficace.

Questo fenomeno “escape” ha tante ragioni:

- L’uso massiccio di antibiotici in terapia di malattie in passato

- L’uso purtroppo anche a scopo preventivo, che dovrebbe essere assolutamente predetto

- Contenuto negli alimenti, nella carne degli animali

- Abuso o uso improprio per raffreddori e malattie virali , dove non hanno nessun effetto primario

- Aumento di zone ad alto rischio ed obbligo di sterilità assoluta: gli ospedali, tecniche invase

- Abuso di disinfettanti nella vita quotidiana, l’isteria del microbo nell’ambiente di casa

Forse è quest’ultima, la filosofia della sterilità con atteggiamenti quasi isterici, il motivo principale dell’epidemia descritta.

Da un lato c’è la tendenza al ritiro nel proprio, di evitare eccessivi contatti con l’altro – potenzialmente affetto di tante negatività con rischio al contagio.

Poi c’è la pubblicità del detersivo al mega ultra bianco, che ha sconvolto la cultura reale trovando altresì terreno fertile nelle credenze degli anni 50 – periodo di boom economico – entusiasmo – creazione di verità presunte ma permanenti per tutti i tempi fra le quali l’applicazione massiccia di antibiotici, la certezza di aver dominato il nemico esterno, il microbo, di poter viver d’ora in poi in modo spensierato, basta fare il bagno nel Sagrotan. Questa ideologia non si sterminerà mai più, anche se i dati veramente scientifici attuali parlano tutta un’altra lingua. Il medicamento vero, quello di maggior affidabilità – persino fra i credenti dell’omeopatia (!) , è e rimane l’antibiotico.

Se voi sapeste?!!

Ingerendo un antibiotico

- Non si uccidono solo i batteri potenzialmente dannosi, ma tutti. Si sterilizzano le cavità dell’organismo, si ammazzano le sentinelle sulle mucose, responsabili per l’integrità dell’essere vivente, il sistema immunitario, il rapporto: riassarobimento-escrezione ecc.

- Quest’effetto è duraturo, 6 mesi dopo l’applicazione di un antibiotico non si è rigenerata la flora intestinale, mentre crescono microbi avversi per la vita: virus e funghi

- Si creano squilibri in tanti sistemi correlati – il metabolismo acido-base, redox ( ossidazione-reduzione), funzionamento degli organi: fegato! ecc.

Sappiamo dagli studi, che bambini crescono meglio e senza allergie e infezioni ripetute in un ambiente di media sporcizia biologica come in fattoria, in contatto con animali e terra!!

Una parola in riguardo dell'assurdità di somministrare antibiotici nelle malattie virali:

Antibiotici in senso stretto ( anti-batterici ) in un infezione virale quanto raffreddore ed influenza non contano niente, sono anzi molto dannosi, perché uccidono la flora batterica umana, fondamento dell'immunità.

Meccanismo d'azione degli antibiotici (antibatterici ) dati ai malati influenzati è infatti lo spegnimento transitorio dell'attività immunitaria a livello delle mucose - i virus colpevoli delle manifestazioni influenzali non sono riconosciuti più - la sintomatologia si riduce, perché sono i sintomi quali febbre, rinorrea, muci ecc. espressione della difesa contro i virus - per diventare subacuta e scoppiare quando l'immunità si risveglia e riprende la lotta contro i virus .

I virus comunque sono sempre lì. O la sintomatologia infiammatoria torna oppure - ed è peggio - si passa in uno stato di stasi - di non reazione e si formano le "virosi" , che alla fine sono cause di malattie croniche e leucemie.

Purtroppo è appunto questo il procedimento scelto dalla medicina cosiddetta moderna - l'immunsoppressione - per lenire sintomi di ogni genere, anche influenzale.

Ergo:

- L’antibiotico va applicato con indicazione ristretta!

- L’ingestione di antibiotico equivale a intervento chirurgico!

- L’adozione di disinfettanti va altresì ridotta ad ambienti di particolare interesse: sala operatoria!

- L’igiene del proprio corpo e dell’ambiente di vita deve seguire a criteri biologici e non di asepsi!

La malattia pericolosa nasce dentro di noi e viene solo raramente trasmessa dal contatto d’altrui!!

Le proprie difese, l’integrità psicho-fisica sono la base della vita, l’impenetrabilità delle membrane!

Il nemico esterno sono lo sporco chimico, l’elettrosmog, fattori fisici, con il mondo biologico ci dovremmo poter arrangiare!