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cosa fa la chiropratica?

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La Chiropratica nasce a Davenport, nell’ Iowa (USA), il 18 settembre del 1895 grazie al Dr. Daniel David Palmer. Il Dr. Palmer ha aggiustato la sublussazione vertebrale di Harvey Lillard, un paziente sordo che dopo l’aggiustamento ha riacquistato l’udito.

Cosa facciamo?

Il Chiropratico non cura i sintomi (il dolore) ma ne ricerca piuttosto le cause e cerca di correggerle in modo tale da aumentare la capacità naturale del corpo di auto guarirsi. Attraverso gli aggiustamenti attacca in modo diretto l’origine del malessere consentendo una normale trasmissione degli impulsi nervosi tra il cervello e il resto del corpo (organi, tessuti, legamenti, cellule, ecc.)

Come?

Per aiutare i pazienti a raggiungere il proprio pieno potenziale, il Chiropratico ricerca le “sublussazioni”, gli ostacoli alla comunicazione tra mente e corpo dovuti ad una scorretta posizione delle vertebre della colonna. A tal fine prendiamo in considerazione l’intera storia del paziente. Svolgiamo un’accurata indagine fisica attraverso un esame posturale con il “Posture Pro Program” ed una valutazione dell’attività del sistema nervoso autonomo con l’innovativo esame “Heart Rate Variability”.

Nel momento in cui vengono individuate delle sublussazioni il Dottore ed il paziente decidono insieme la strada da seguire. Le opzioni possibili sono tre:

  1. Non intervenire in alcun modo rischiando di andare incontro al peggioramento della salute;
  2. Intervenire solo sui sintomi cercando di farli sparire senza preoccuparsi di indagare sulle cause;
  3. Migliorare lo stato di salute complessivo, senza concentrarsi esclusivamente sui sintomi, per fare in modo che lo stesso problema non si ripresenti in futuro.

Le sublussazioni sono causate da una combinazione di tre tipi di stress:  fisico, chimico ed emotivo.

Esempi di stress fisico possono essere una postura scorretta, troppo o poco esercizio fisico, un materasso o delle scarpe scomode, problemi di peso o un trauma dovuto ad un incidente. Questo tipo di problemi possono accumularsi e sovrapporsi nel tempo. Sedersi in modo scorretto, ad esempio, non provoca un danno immediato ma dopo un tempo prolungato.

Anche lo stress chimico può causare problemi alla colonna. Quest’ultima è infatti coperta di muscoli che hanno bisogno, ad esempio, di acqua per conservare il giusto tono. Si potrebbero fare al riguardo numerosi esempi: il nostro corpo è interamente regolato da leggi biologiche e chimiche.

Mangiando male non forniamo all’organismo le sostanze di cui ha bisogno, la resistenza fisica diminuisce ed è più facile che la colonna si blocchi. Inoltre, cercare di far sparire un sintomo assumendo dei medicinali potrebbe essere dannoso poiché si tratta di assumere sostanze chimiche estranee all’organismo.

Infine, lo stress emotivo causa problemi alla colonna in quanto, quando siamo stressati, la tensione comprime i dischi vertebrali e ci induce ad assumere posture scorrette. 

                                                                                                                          

                                                                                                           (senior/semprini)