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Osteoporosi e acidosi latente

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Ogni anno solo in Italia si contano più di 70 mila fratture dovute all'osteoporosi, la malattia che dopo la menopausa colpisce una donna su quattro, interessa il 30% dei posti letto negli ospedali italiani. L'aspetto più preoccupante di questa patologia è che si tratta di una malattia in espansione, tanto che l'Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che nel 2050, a livello mondiale, le fratture del femore per osteoporosi passeranno dall'attuale milione e mezzo all'anno a ben 6 milioni.

Da qui l'importanza di un'efficace prevenzione basata su  due capisaldi principali:

-  l'attività fisica (il moto stimola la formazione della massa ossea) e

-  l’alimentazione

  Finora si parlava monotonamente del calcio come unico elemento nutritizio favorevole in merito.  Sempre l'Oms raccomandava l'assunzione di almeno 800-1.500 mg al giorno di calcio.  Ma prima ancora di smascherare quelli che sono i più diffusi luoghi comuni sul calcio e la sua assunzione attraverso i cibi, è necessario fare un passo indietro per capire meglio l'origine e le cause dell'osteoporosi e il modo più efficace con cui si può prevenire.

La causa dell’osteoporosi non è singola, trattandosi di una sindrome complessa

L'osteoporosi è la più frequente delle malattie metaboliche delle ossa. Per la medicina allopatica la causa è rimasta ancora sconosciuta.

Concretamente si tratta di una riduzione della massa e della densità dell'osso. In altre parole, si registra una rarefazione della trama, l'osso colpito si presenta rarefatto, bucherellato, e contemporaneamente vi è una riduzione del numero e dello spessore delle trabecole dell'osso spugnoso. La conseguenza diretta di questo stato di cose sono le fratture: le ossa più colpite sono le vertebre e il collo del femore.

Sicuramente un ruolo importante svolge la predisposizione ereditaria, ma vi sono poi forme secondarie di osteoporosi dovute ai farmaci (corticosteroidi, come il cortisone e altri simili) e a specifiche patologie e disfunzioni (ipertiroidismo, diabete, insufficienza gonadica). La menopausa con seguito il declino del livello ormonale soprattutto femminile – in minor grado riguarda anche i maschi nel “climaterio virile” – rispecchia senz'altro una concausa di rilievo per l’indebolimento osseo.

 Le manifestazioni più rilevanti sono di solito a livello della colonna e della pelvi, il sintomo più frequente è un dolore alla schiena con irradiazione al territorio di distribuzione della radice nervosa interessata, dovuto al collasso di un corpo vertebrale; quindi dolori al dorso e deformità della colonna.

Non è solo colpa del calcio

Per molti anni l'osteoporosi è stata legata alla semplice carenza di calcio e all'incapacità di fissare questo minerale nelle ossa. Le terapie convenzionali erano quindi basate principalmente sulla supplementazione di calcio, su un'alimentazione ricca di latticini e sull'assunzione di calcitonina, ormone che stimola la fissazione del calcio sulle ossa.

 L'alta incidenza di osteoporosi nei paesi in cui il consumo di latticini è alto è un'ulteriore indicazione della sua inefficacia nel contrastare il problema della ossa fragili.

 Un più recente report dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e della FAO sulle evidenze raccolte sul problema osteoporosi, indica che per la maggior parte delle persone sembra non esserci più alcuna correlazione tra un aumento dell'introito di calcio e una diminuzione del rischio di fratture ossee.  E’ interessante osservare che nell'osteoporosi quasi sempre i livelli di calcio nel sangue (calcemia) sono normali, quindi compresi tra i 9 e i 10 mg/dl.

 L'alimentazione moderna comprende cibi raffinati e molto proteici che lasciano molti residui acidi che il corpo si trova costretto a neutralizzare in vario modo. In primo luogo, l'eccesso di acidi viene compensato dal sodio il cui serbatoio naturale è il muscolo; in seconda istanza viene consumato il fosforo, e se l'acidosi persiste l'ultimo baluardo della riserva alcalina è proprio il calcio che viene mobilizzato dall'osso.

Per questo motivo un eccesso di latte vaccino e derivati, in quanto acidificanti, può sottrarre calcio dalla matrice ossea per ristabilire un pH normale all'interno dell'organismo. Se anche il calcio non basta, per ridurre l'eccesso di acidità l'organismo libera ammonio dai reni, si tratta però di una soluzione, che crea più danni che benefici, in quanto l'ammonio si diffonde principalmente nelle strutture adipose e va a legarsi ai ricettori destinati ad accogliere il GH, un ormone molto importante che svolge una preziosa funzione contro l'invecchiamento.

Le raccomandazioni OMS/FAO per l'osteoporosi indicano di mangiare più frutta e verdura piuttosto che affidarsi ai latticini per assicurarsi una buona salute delle ossa. 

Il segreto si svela con la considerazione del metabolismo acido-base, il quale si tiene in equilibrio fra altro con la neutralizzazione di un

-  iper - apporto o iper - generazione di acidi  con il

-  riassorbimento dall’altra parte di sostanze alcaline

 da tutte le parti dell'organismo ovunque stiano a disposizione, come nello scheletro, nella muscolatura ecc.

Siccome il latte nella sua trasformazione scremata contiene una grossa densità di proteine, che vengono rapidamente assorbite  ancora come frammenti di proteina originale  - fortemente acida, l'apporto di calcio, che pure è contenuto nel latte in grosse quantità, non compensa a livello dei tessuti l’acidosi latente che si crea. Il bilancio si rende negativo a scapito dell'osso.

Cos'è quindi di aiuto?

  1. Esercizio fisico. Praticare ginnastica e movimento aerobico e dolce è molto utile, poiché l'esercizio è  fondamentale per stimolare la fissazione del calcio nelle ossa.  E' stato dimostrato che donne in menopausa hanno beneficiato di un aumento di densità ossea delle vertebre lombari pari al 2% in seguito a 9 mesi di ginnastica che consisteva di esercizi della durata di 50-60 minuti per tre volte alla settimana. Gli esercizi più efficaci per prevenire l'osteoporosi sono quelli che prevedono il "trasporto del proprio peso". Quindi sono molto utili le passeggiate, lo jogging, l'aerobica, il ballo; mentre non danno il risultato sperato il nuoto e gli esercizi da seduti e da sdraiati. La forza di gravità è un importante stimolo per l'osso, pensiamo agli astronauti che soffrono di osteoporosi al ritorno dai lunghi viaggi in assenza di gravità.
  2. Alimentazione equilibrata, completa, ben tollerata e ben ingerita                                 Importanza primaria hanno  le condizioni complesse a generare l'acidosi alla base anche dell’osteoporosi, non il singolo alimento. Quindi la pancia malata a causa di un'alimentazione incongrua, non masticata, sotto stress, fumo ecc. Poi ci sono gli alimenti più o meno acidi - le proteine sono gli alimenti più acidi. Ma mentre la carne in concerto con la verdura e il grasso crea una condizione favorevole nell'intestino e mantiene con ciò un ambiente ecologico stabile (ph), il latte scremato quindi senza il grasso necessario è l'acidificante peggiore. Poi certamente vengono gli zuccheri che creano un ambiente di fermentazione e quindi acidità. I nostri antenati non avevano ne latte ne zuccheri o carboidrati raffinati. L’alimentazione deve seguire innanzitutto alle capacità digestive dell’individuo, alla si tolleranza. Questa sarà tanto maggiore, quanto esso si trova al suo agio, in sintonia con il mondo. Vuol dire: è equilibrato, non fuma, ha il tempo necessario per se e il suo apporto nutritizio – mastica !!
  3. Sostituzione di integratori: utili sono per persone a rischio o con la malattia conclamata integratori alcalini, vitaminici e minerali con formule possibilmente complete.
  4. Sostituzione ormonale: ancora per persone a rischio o con la malattia conclamata, in prima linea donne in menopausa, è utile la sostituzione ormonale moderna, che ha tirato le conseguenza dal fiasco della farmacoterapia pseudo – ormonale del passato, che in genere non ha favorito l’andamento dell’osteoporosi, ha altresì generato tanti altri problemi come ad esempio l’incremento della morbilità neoplastica.