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Ricerca australiana: Il fallimento della chemioterapia

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Il contributo della chemioterapia citotossica alla sopravvivenza a distanza di 5 anni nei tumori degli adulti

Oggetto: Il dibattito sul finanziamento e la disponibilità dei medicinali citotossici stimola delle domande sull’effettivo contributo della chemioterapia curativa o coadiuvante alla sopravvivenza di pazienti cancerosi adulti.

Materiali e metodi: Abbiamo eseguito una ricerca della letteratura per degli studi randomizzati che informano su un beneficio a distanza di 5 anni attribuibile alla chemioterapia citotossica nei tumori degli adulti. Il numero totale di pazienti con nuova diagnosi per 22 tipi di tumori negli adulti venne ottenuto per l’Australia dai dati del registro tumori e per gli USA dai dati della sorveglianza epidemiologica e risultati finali, per il 1998. Per ogni tipo di tumore il numero assoluto dei traenti beneficio era il prodotto di (a) il numero totale delle persone con quel tipo di tumore; (b) la proporzione o sottogruppo (sottogruppi) di quel tipo di tumore che mostrava un beneficio; (c) l’incremento in percentuale nella sopravvivenza a distanza di 5 anni dovuto alla sola chemioterapia citotossica. Il contributo totale era la somma dei numeri assoluti che mostravano un beneficio nella sopravvivenza a distanza di 5 anni, espressa come percentuale del numero totale per ognuno dei 22 tipi di tumore.

Risultati: Il contributo totale della chemioterapia citotossica curativa o coadiuvante alla sopravvivenza a distanza di 5 anni negli adulti è stato stimato essere il 2,3% in Australia e il 2,1% negli USA.

Conclusione: Visto che il tasso di sopravvivenza a distanza di 5 anni nei casi di tumore è oggi più del 60% in Australia, è evidente che la chemioterapia citotossica fa soltanto un minimo contributo alla sopravvivenza nei casi di tumori. Per giustificare il finanziamento e la disponibilità della chemioterapia citotossica in futuro, urge una valutazione rigorosa della relazione costo-beneficio e dell’impatto sulla qualità della vita.

Fonte: Morgan, G. et al. (2004) Clinical Oncology 16, 549-560

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15630849
http://www.medicinetradizionali.com/archivio/effettichemio.pdf

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