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L'alimentazione logica perché storica (2)

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L'alimentazione, scelta libera a secondo dei gusti? Ognuno facesse e mangiasse come gli pare? Ecco la base del ragionamento della medicina convenzionale, della nutrizionistica  moderna, persino della diabetologia. Ma rende? E' vero? 

Per avere un impressione sulla logica di un alimentazione della specie leggete quello che ho scritto nell'articolo: Cereali e alimentazione del soggetto delicato - perché qui avevo esposto che lo stile di vita, come si mangia, respira, dorme, defeca ecc. non si deve allontanare più di tanto dalle leggi della storia, perché è essa ad aver scritto il nostro codice genetico, il quale determina la nostra esistenza. 

Avevo esposto nell'articolo che l'alimentazione umana ha fatto uno sbalzo imperdonabile dal punto di vista della tollerabilità con l'avvento dell'agricoltura 6000 anni fa e oltre modo con l'arrivo dei modi americani 50 fa. 

Sono entrati i cereali, i latticini e gli zuccheri raffinati nel nostro mondo nutrizionale, i quali in precedenza mancavano o quasi. 

Le conseguenze furono due: 

- l'approvvigionamento calorico si faceva più facile, c'era meno rischio di carestie, e perciò le masse si moltiplicavano

- d'altronde iniziarono le malattie atopiche, cardiache, maligne ecc in seguito all'inondazione dei sistemi di immunità , difesa del DNA, antiossidazione, di sostanze non congrue al nostro corredo genetico, semplicemente sconosciute dalla specie umana, la quale ne doveva fare le spese in termini di sovraccarico e intossicazione. 

Sono passati gli anni e ad oggi da una parte siamo tutti belli e nutriti e nessuno,al meno in Italia, muore più di fame, ma siamo anche quasi tutti malati e le malattie croniche da disordini immunitari, da arteriosclerosi e iperglicemia , da cancro, da reumatismi e da malattie neuro - degenerative sono all'ordine del giorno.

E' venuto al mio parere il momento del ripensamento. 

Tornando all'articolo Cereali e alimentazione del soggetto delicato ho ottenuto tanti successi in termine di miglioramento di malattie croniche prescrivendo una dieta a scarso contenuto di glutine e latticini magri.

Ho visto però in seguito che non a tutti bastano questi accorgimenti e mi sono aperto alla dieta cosiddetta "paleo" che in fin dei conti consiste in un regime nutrizionale basato su vegetali, proteine animali e grassi, appunto quelle risorse che offre la natura non coltivata e non sugli amidi e zuccheri, con cui inizia la tradizionale piramide alimentare attuale, la pasta , il pane , la frutta. Viene a proposito sempre citata la famosa "Dieta Mediterranea ", la quale nella sua forma classica si contiene una parte di amidi e di frutta, frazione  comunque  molto meno cospicua del suo stravolgimento "americanizzato " dei giorni di oggi.

In seguito infatti ci sono stati ulteriori miglioramenti in termini di riduzione di malattie legate all'obesità e iperglicemia e di disordini quali reumatismi e disturbi atopici ( asma, eczemi, iperfunzione delle mucose ecc.) .

Per approfondire il tema consiglio la lettura di un bel libro che nonostante il suo titolo un po' troppo tendenzioso e apparentemente banale " Vivere 120 anni. Le verità che nessuno vuole raccontarti" di Adriano Panzironi descrive in modo chiaro, scientifico ma non complicato il vantaggio di una scelta nutrizionale che al primo momento sembra drastica ma in un secondo momento non lo è. Da leggere anche la mia ricetta del "pane paleo", con cui non manca neanche il pane ed è anche buono !!

Aggiungo qui la mia recensione Amazon del libro: " Letto il titolo accattivante già volevo scartare il libro nella categoria : discorsi tendenziosi. Meno male che ho resistito e me lo sono comprato. E' un saggio di 500 pagine, fatto bene, con un ricchissimo indice e tanti capitoli, in modo tale, che è possibile leggere solo quello che sembra avere priorità. L'autore descrive il vantaggio di un alimentazione "paleo", basato su un ampia conoscenza dei principi fisiologici. Molto interessante è anche la trasmissione televisiva ogni domenica seria, dove l'autore riferisce sul tema e vengono intervistati pazienti che hanno fatto esperienze nel campo. Più colpito mi ha la constatazione dell'autore, che lui sarebbe non un medico ma un giornalista che ha letto e approfondito la vasta letteratura sulla fisiologia umana, e che ha notato il divario enorme fra le pratiche attualmente adottate in medicina e nella nutrizionistica e appunto la scienza. Infatti è allucinante seguire discorsi di professionisti in merito all'alimentazione in generale e nel caso che si tratti di patologie con un stretto rapporto con essa. Il libro è la base d'informazione per recarsi in seguito nelle mani di un medico di medicina integrativa."