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Chiropratica e emozioni

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 Ogni ferita subita di grandi dimensioni, specie le fratture o le contusioni con interessamento della colonna vertebrale e del capo rilascia di solito due ordini di reliquati: 

1. a livello strutturale ricongiunzioni delle parti ossee con ricrescita distorta oppure con perdita parziale della mobilità fisiologica del segmento e anche di segmenti distanti, che nel momento dell'impatto hanno dovuto reagire oltre la loro normale disponibilità. Seguono blocchi funzionali e fenomeni degenerativi con conseguente perdita della normale performance.

2. l'impatto psicologico-emozionale: l'incidente crea una memoria dell'avvenuto in dipendenza della personalità. Si innesta sostanzialmente un programma a livello cerebrale, destinato ad evitare   futuri rischi di ogni genere. E il soggetto sarà ansioso, forse isterico, si arriccia, si chiude, trema ed è rigido, perdendo l'apertura alla vita e al movimento. Questo processo si esprime  tanto più quanto la personalità precedente sarà stata già ipersensibile e subdepressiva. 
In questo modo il rachide leso diventa punto debole, propenso a caricarsi addosso altre emozioni negative nate in seguito, e sarà sempre più rigido. Avviene cosi un invecchiamento accelerato, un percorso in crescita di mummificazione. 

Ecco che la chiropratica riporta sia il movimento sia la fiducia nella propria dinamicità.
A livello strutturale aumenta il potere di compensazione delle parti non anchilotici ( irrigiditi, ossificati), rallenta il processo di degenerazione delle articolazioni quando viene ancora in tempo, riduce le tensioni fasciali, che altrimenti aggraverebbero lo squilibrio totale.
A livello emozionale aiuta al paziente di ripristinare la sua armonia interiore, di prendere fiducia, di accantonare il vissuto, di gioire della flessibilità e dinamicità riacquistata.
Chiropratica e osteopatia quindi non sono solo semplici metodi di riparazione ma fanno da tramite fra rachide, visceri, sistema nervoso ed anima. 
Inoltre lo specialista vero e bravo riconosce questi aspetti e guida il paziente  a livello psicologico, sfruttando terapie mentali, ortomolecolari, fiori di Bach ecc. 
Si rivive alla grande. 
Passato è passato. 
Quello che conta è il presente che ora ci da l'opportunità di ricupero.
Il futuro va visto con aspettative positive e di fiducia.