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L'impianto di protesi completa del ginocchio

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"Secondo questa analisi la insoddisfacente risposta ad una protesi totale di ginocchio può dipendere dalla presenza di problemi ortopedici in sedi differenti dal ginocchio sottoposto a protesi (anca, rachide lombare, ginocchio controlaterale)" Questa è la conclusione del Journal of Bone and Joint Surgery nella sua valutazione della realtà impiantologica di protesi del ginocchio. 

Ecco una altra lezione, che procedimenti sostanzialmente utili non vengono pianificati con cura ed innanzitutto con orientamento olistico. Ogni dolore riferito a un ginocchio o a un qualsiasi altra articolazione dovrebbe essere preventivamente diagnosticata da un operatore dell'ambito della medicina manuale e funzionale. Certamente offre l'impianto protesico in casi limiti di assoluta distruzione del giunto un opportunità per il paziente di riacquistare mobilità e benessere. Ma tante volte, come lo afferma questo studio, il motivo per il deterioramento in questo caso del ginocchio trova le sue ragioni in uno squilibrio di ben altro tipo. Si può trattare di un appoggio viziato dovuto a squilibrio posturale, a rigidità dell'anca, a lesioni della rotula, che reca dei dolori, che possono assomigliare a una patologia del vero ginocchio (articolazione femore - tibiale e peroniero ).

 Con trattamenti chiropratici - osteopatici integrati con medicinali condroprotettivi ed iniezioni endoarticolari di acido ialuronico ha potuto rimediare a tante patologie del ginocchio che altrimenti prima o poi sarebbero andati incontro a sostituzione protesica. 

Riporto qui lo studio del Journal of Bone and Joint Surgery:
 
I pazienti che vengono sottoposti a protesi totale di ginocchio (PTG) indubbiamente riferiscono una diminuzione o scomparsa del dolore ed un recupero più o meno completo della funzionalità articolare; ma spesso i risultati sono inferiori alle aspettative. In questo studio di coorte si è cercato di stabilire se i risultati non ottimali possano dipendere da eventuali problemi ortopedici concomitanti in 180 soggetti sottoposti a PTG.

Prima dell’intervento circa la metà dei pazienti accusava dolore articolare moderato o grave ad una o ad entrambe le anche, al ginocchio controlaterale o alla regione lombare. Con analisi aggiustate per età, sesso e BMI, la presenza del dolore in una di queste sedi prima dell’intervento si è associata ad un esito scarso della ripresa della funzionalità dopo PTG. In generale, maggiore era il dolore al di fuori del ginocchio sottoposto ad intervento oppure più numerosi erano i siti dolorosi extra-ginocchio e minore è stata la ripresa della funzionalità articolare.

Il commento a questo articolo:
Secondo questa analisi la insoddisfacente risposta ad una PTG dipende dalla presenza di problemi ortopedici in sedi differenti dal ginocchio sottoposto a protesi (anca, rachide lombare, ginocchio controlaterale). Occorre quindi una accurata valutazione ortopedica dei pazienti destinati a PTG e, se eventualmente si trova indicazione anche a protesi totale di anca, quest’ultima deve precedere l’intervento al ginocchio, per evitare delusioni nel paziente e nel medico operatore.

Bibliografia:
Ayers DC et al. Patient-reported outcomes after total knee replacement vary on the basis of preoperative coexisting disease in the lumbar spine and other nonoperatively treated joints: The need for a musculoskeletal comorbidity index. Journal of Bone & Joint Surgery ed. American 2013 Oct 16; 95:1833