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Stress ossidativo e stress nitrosidativo

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Stress ossidativo e stress nitrosidativo

 

Mentre nello stress ossidativo sono i  radicali liberi in eccesso a generare fenomeni di ossidazione e con ciò degenerazione dei tessuti dell’organismo, nel nitro- stress è il radicale  NO*  ,il monossido d’azoto, a compromettere in prima linea la funzione dei mitocondri e la produzione di energia per la vita.

Paragonabile con la funzione dei radicali dell’ossigeno anche il monossido d’azoto possiede in determinate condizioni e quantità caratteristiche importanti per la fisiologia del:

- sistema nervoso fungendo da trasmettitore di segnali

 - sistema  immunitario dove partecipa alle difese cellulari

 - sistema vascolare come vasodilatatore e protettore dell’endotelio, riduce la resistenza  polmonare

-  sistema redox (riduzione-ossidazione) captando il NO* i radicali liberi

 

L’aumento del tasso di NO* ha 2 ragioni:

  1. sintesi aumentata del NO * indotta da svariati fattori ( sostanze chimiche, metalli tossici, farmaci come antibiotici, citostatici , statine, nicotina, Viagra!, -  stress emotivo, mancato ed eccessivo movimento)
  2.  accumulo dovuto a fonti esterne (nitrati dell’agricoltura e contenuti negli alimenti)

 

 

Effetti dannosi per l’omeostasi fisica:

- attraverso la genesi di perossido nitrito danneggia le membrane dei mitocondri e della catena respiratoria con conseguente riduzione dell’energia vitale: spossatezza, mialgie, depressioni ecc.

- riduce l’utilizzazione dei substrati : grassi, zuccheri e aminoacidi per la loro destinazione energetica e strutturale

- inflammatorietà eccessiva e permeabilizzazione della guaina emato-cefalica con conseguenti danni del tessuto   nervoso

-  interferendo con la sintesi del glutatione ha effetti negativi sulla disintossicazione

- inibendo enzimi epatici provoca un ipercolesterolemia resistente alla dieta

- consuma la vitamina B12 generandone la mancanza. Uno degli effetti è l’incremento della omocisteina, fattore di rischio cardiaco e cerebrale

- produzione di nitrosamine, potenti cancerogeni

- riduce il livello della serotonina creando squilibri psichici ed insonnia

 

 

Rilevanza clinica:

Il complesso degli effetti negativi dell’ accumulo di NO*  si rispecchia in sindromi patologiche di natura multipla di tipo vegetativo e metabolico.

Incide sulle sindromi  come la MCS, la Fibromialgia, la Sclerosi a Placche, la Sindrome da Fatica, malattie croniche post infezione da virus di Ebstein-Barr, la Borreliosi caratterizzate da stanchezza, disturbi di coordinamento, parestesie e paresi.

Incentiva inoltre la genesi di malattie metaboliche come il diabete mellito e le malattie cardio-vascolari.

Diagnosi:

In caso di sospetto stress nitrosativo si effettua la misurazione della citrullina nell’urina e del tasso ematico  della nitrotirosina