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Alimentazione:

Respirare, dormire, mangiare – di poco altro abbiamo bisogno nella nostra vita.

D'altronde: respirare male – aria viziata, dormire male – insonnia, ci fa star male o ci uccide.

E mangiare male? È giusto, che, a prescindere della qualità del cibo assunto, la pancia si riempie, la fame si riduce, si sopravvive di più, piuttosto di non mangiare niente o di meno. Tutto vero. Anche il povero cristo, che è costretto di affamarsi sulle montagne d’immondizia delle favelas africane e sudamericane, camperà, se il resto delle sue condizioni glielo permettono, i suoi 30 o 40 anni, esattamente finché le sue forze di nascita ed accrescimento non sono state consumante. E siccome energia di fuori non se ne ha potuta procurare, una volta finita l’odem della natura, la vita finisce.

Badate bene, che la nostra funzione su questa terra è la procreazione e basta. Questo fenomeno, definito generazione, necessita 30 anni di vita, fare nascere e far diventare feconda a sua volta la propria progenie. Poi non ce n'è più bisogno di noi.

Ergo: respirare bene, dormire bene e mangiare il giusto, sono la base della salute e della sopravvivenza.

Ma mangiare il giusto, come si definisce? Il dilemma comincia di qua. Ognuno dice la sua, tanti apostoli fanno una gara spietata, e il commercio propone quello, che riesce smerciare meglio.

La verità? C’è!! Al mio parere non abbiamo bisogno di tutte quelle teorie, basate spesso su interessi particolari o su esperienze personali non rappresentative.

Il mio concetto di alimentazione si basa sulla storia, fa parte di una veduta ecologica -  olistica del mondo. Come per i nostri antenati non esistevano sostanze plastiche, chimiche, artificiali in senso lato, loro non venivano a contatto nemmeno con il cibo degli ultimi 50anni di rivoluzione tecnologica. E prima degli ultimi 6000 anni non conoscevano  neanche  i prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento di bestiame. Ci si nutriva di verdura e carne. L’uomo di oggi esiste da 4.000.000 di anni (4 milioni). In un tracciato di 4 m, corrispondenti a 4 milioni di anni, 6000 anni sono 6 cm!!  4 m contro 6 cm!! In questi ultimi 6000 anni e per lo più negli ultimi 50 anni non c’è stata alcuna modifica del nostro organismo e non abbiamo potuto acquisire capacità di digestione, assimilazione, trasmissione di energia e smaltimento, diverse di quanto fossero a disposizioni dei nostri antenati.

Ebbene, mi dite: ma sono morti anche loro a 30 anni di età! Si, perché mancavano l’igiene, ambienti temperarti e sicuri, sistemi tampone per periodi di carestia, temperie e quant’altro. Almeno nel periodo degli egiziani, greci e romani la gente benestante arrivò pure alla longevità dei nostri tempi. Le malattie cosiddette: infiammatorie, quali il diabete, i reumatismi, la malattia cardio-vascolare, i malignomi, sembrano non esserci state prima dell’avvio dell’agricoltura e dell’allevamento di bestiame. Allora si cominciò a produrre sostanze, che in natura non ce ne sono o non ci sono in quantità notevoli, da poter prestare una base di alimentazione comune.

Queste sono:

-  Il latte vaccino

- Il frumento a tenore di glutine

- La carne di maiale da allevamento

Hanno questi prodotti un denominatore comune: sono considerati innalzatori del livello d’inflammatorietà nell’organismo, base delle malattie su elencate. Compongono loro altresì la base dell’alimentazione dei nostri tempi. Quanto è grande la frazione nel cibo quotidiano, che consiste in verdura e carne di animali, abituati a correre o nuotare con dispendio di energia? La quantità di verdura, pesce di alto mare, selvaggina, magari anche manzo e pecora in un’alimentazione media è scarsa.

Una dieta con un rapporto equilibrato di carne delle caratteristiche descritte e verdura, scelta e preparata  in modo individuale, è:

- Sufficiente e nutriente

Digeribile ed assimilabile

- Non tossica e xenogena, ricca di sostanze nutritizie secondarie, con un metabolismo   acido-base in equilibrio

- Tutto sommato non crea problemi per l’individuo medio – soggetti con problematiche particolari a parte

Piuttosto esistono tante diete squilibrate, ad esempio il vegetarismo. Il povero vegetariano per evitare la carne, in cui consiste la base del nostro approvvigionamento proteico naturale, casca nella trappola pro infiammatoria  dei prodotti dell’agricoltura summenzionati. E tanti stanno male, sviluppano ogni male, paragonabili addirittura con il polo opposto, ed esattamente con quella cerchia di gente, che vive esclusivamente o almeno  in modo esagerato e scompensato di carne ed altre proteine. La discussione è lunga e scabrosa, perché ciascuno di noi ha le sue abitudini e credenze, che fa fatica di abbandonare.

Nella pratica medica si considerano certamente casi, che hanno bisogno di diete, che prescindono dal concetto proposto, e sono da discutere in modo individuale e adeguato. Io ho visto, visitato e consigliato con successo un monte di malati, affetti da malattie infiammatorie di ogni tipo. Dopo tanti studi, sperimenti ed insuccessi si è abbozzata e realizzata questa certezza: non possiamo fare a meno di  rispettare le leggi della natura, dell’ecologia e della storia.