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Il dente morto in rapporto a moria da cancro

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 Fu il dott. Weston Price, dentista californiano, il primo medico che si opponeva negli anni 1910-1940 all'introduzione della devitalizzazione dei denti, procedimento sviluppato attorno al 1900 e presunto moderno e rivoluzionario dalla medicina odontoiatrica dai tempi fino ad oggi. Prometteva e promette finora di avere in mano una terapia efficace, che potesse  rendere un dente distrutto e dolente sopportabile al paziente e che offrisse  l'opportunità di ricostruirlo con materiali plastici come se niente fosse. 

Dott. Weston Price dimostrò con un lavoro impegnativo ed utilizzando sostanzialmente solo cavie in carenza di strumenti di laboratorio sofisticati, che il dente morto o devitalizzato è fonte di malattia e di riduzione delle difese immunitarie del soggetto che ne è in possesso fino a diventare il denominatore comune accanto a fumo, elettrosmog e alimentazione incosciente delle malattie di cui si muore - cancro e malattia cardio-vascolare.

Qui riporto un saggio della donazione George Meinik, che si riferisce al famoso Weston  Price, che riassume le conseguenza di questo errore medico tragico, chiamata scientificamente endodonzia e che non è altro  della devitalizzazione di un dente in stato di sfacelo, che seguendo le regole della salute, della medicina e della chirurgia, sarebbe da eliminare dall'organismo con tempestività.

Dove saltano fuori proprio i 97%, postulati dall'articolo non è chiaro. Rimane comunque il dramma, creato su basi pseudo-scientifici, di un intervento facile da attuare e confortevole per il paziente in un primo momento, che alla fine diventa causa di malattia grave e cronica fino fino alla morte.