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Vitamina K2 - salute di ossa e cuore

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La vitamina K2 ovvero la sue forme attive K2-MK4 e MK7 è particolarmente importante in associazione con la vitamina D nel mantenimento della mineralizzazione ossea e nel limitare la formazione e la durata degli osteoclasti, le cellule che degradano l'osso. I ricercatori sono sempre più ottimisti circa il potenziale del K2 per quelli con o a rischio di osteoporosi. 
Al contrario la vitamina K1 o fillochinone di origine vegetale, che costituisce la forma più presente della Vitamina K nella dieta, è coinvolta nel sistema della coagulazione del sangue ed è quindi da distinguere dalla K2 !!
La vitamina  K2 può anche aiutare la salute cardiovascolare attraverso la sua capacità di prevenire o addirittura invertire calcificazione delle arterie, un noto fattore di malattie cardiovascolari.

La Vitamina K2 ha la funzione principale di consentire al calcio assunto con l’alimentazione e circolante nel sangue di non depositarsi nelle arterie e in genere nei “soft tissues” (come rene, articolazioni, cervello) e di depositarsi invece preferenzialmente a livello osseo. La conseguenza è un diminuito rischio di formazione di “placche” calcifiche nelle arterie e, al contrario, un aumento della calcificazione ossea.

Essa “frena” l’azione degli osteoclasti (cellule deputate al riassorbimento osseo) e “attiva” l’Osteocalcina, una proteina prodotta dagli osteoblasti sotto l’influenza della Vitamina D permettendo la deposizione del calcio nella matrice proteica ossea. L’osteocalcina attivata (“osteocalcina carbossilata”), permettendo il legame del calcio alle proteine ossee, consente la creazione di una “retina” calcificata che conferisce all’osso nel contempo resistenza e flessibilità. In tal modo la Vitamina K2 riduce il rischio di osteoporosi.

Recenti ricerche suggeriscono anche una possibile diminuzione del rischio di lesioni artrosiche e della M. di Alzheimer, poi anche una possibile  terapia per l'artrite reumatoide. E  ce n'è di più! I ricercatori stanno anche esaminando le potenzialità del K2 nella prevenzione del cancro alla prostata e nel trattamento complementare di leucemia e cancro ai polmoni.

La Vitamina K2 (nella forma più bioattiva della MK-7) è sopratutto prodotta dai batteri presenti a livello intestinale. Viene quindi assorbita dalla parete intestinale. Nella sua forma meno bioattiva (MK-4) è presente nella carne e derivati animali (uova, latte, yoghurt intero): una volta introdotta con l’alimentazione viene trasformata dai batteri intestinali nella forma MK-7.

Il tipo K2-MK7 permane nel sangue più a lungo e a livello più stabile della MK4. Volendo assumerlo come integratore alimentare capsule di K2 - MK7 basta prenderlo una volta al giorno nella dose di 80-110 mmg (microgrammo)

Una carenza prolungata di Vitamina K2 può favorire sia l’insorgenza dell’osteoporosi che della malattia cardiovascolare (recenti dati indicano un ruolo nello sviluppo delle lesioni artrosiche, della calcolosi renale e nell’insorgenza della M. di Alzheimer).

Dopo i 50 anni e nella donna in particolare dopo la menopausa è documentata una carenza significativa di Vitamina K2. Per questi motivi è raccomandabile in questa fascia di età integrare l’alimentazione quotidiana con un supplemento adeguato di Vitamina K2. Altre condizioni a rischio di carenza della Vitamina K2 sono: uso prolungato di antibiotici, malattie gravi intestinali ed epatiche, malnutrizione, alcolismo, mieloma multiplo.

Sembra che una buona integrazione delle vitamine D, K2 e C somministrate in dosi anche massicce possa resettare e ripristinare l'organismo indebolito da sovraccarico da lavoro e sport come anche da malattie o terapie impegnative.