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Artemisia Annua - la pianta che distrugge il cancro ?

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L'Artemisia Annua (  nome scientifico  Artemisia annua L., 1753, è una piccola pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae, originaria della provincia di Hunan in Cina) per lo più ignorata dalla comunità medica, avrebbe effetti notevoli per la cura del cancro.

 L'Artemisia Annua veniva usata nell'antichità nella medicina cinese

 Il cancro può essere considerata come una delle malattie più mortali sul nostro pianeta, dove si sono spesi molti soldi per la ricerca medica, cercando di trovare una cura definitiva.

Una delle tante cure è quella nota come "erba magica", per lo più ignorata dalla comunità medica, ma che in realtà distrugge fino al 98% delle cellule cancerogene in sole 16 ore.
 Questa tecnica veniva usata nella medicina cinese e il solo utilizzo dell'erba, chiamata Artemisia Annua, riduceva le cellule tumorali del polmone del 28% e, in combinazione con il ferro, sconfiggeva il cancro.

In passato l'artemisinina è stata utilizzata come un potente rimedio antimalarico ma ora è dimostrato che questa cura è efficace anche nella lotta contro il cancro. Questo perché quando si aggiunge del ferro alle cellule tumorali infettate, attacca selettivamente le cellule "cattive", e lascia quelle "buone" intatte.

L'uso dell'amara artemisia, non è nulla di nuovo. Usata per secoli per liberare il corpo dai vermi, è anche un ingrediente dell'assenzio, una bevanda alcolica,vietata in molti Paesi. Anche l'Artemisinina, il composto trovato dal Prof. Henry Lai  della University of Washington per combattere il cancro, non è nulla di nuovo. Era estratto dalla Artemisia annua L., millenni fa, dai Cinesi che la usavano per combattere la malaria. Questo trattamento si perse poi nel tempo ma riscoperto negli scavi archeologici del 1970 che portarono alla luce ricette di antichi rimedi medici.
Intorno al 1994, Lai iniziò ad ipotizzare che il processo potesse funzionare anche con il cancro.
" Le cellule cancerose hanno bisogno di molto ferro per replicare il DNA quando si dividono" ha spiegato Lai. "Come risultato, le cellule cancerogene hanno una maggior concentrazione di ferro, delle cellule normali. Quando cominciammo a comprendere come funzionava l'artemisinina, cominciai a chiedermi se potevamo usare quella conoscenza per intervenire sulle cellule cancerose".
Lai ottenne una sovvenzione dal Breast Cancer Fund in San Francisco. Nel frattempo L'università di Washington brevettò la sua idea. 

L'idea fondamentale - afferma Lai - era di "gonfiare" le cellule cancerogene con il massimo di concentrazione di ferro, quindi introdurre artemisinina per uccidere, in modo selezionato, il cancro. Nello studio in questione, dopo 8 ore erano rimaste solo il 25% di cellule cancerogene. Ma dopo 16 ore quasi tutte le cellule erano morte.

Gli scienziati che seguono le ricerche, condotte presso l'Università della California, hanno dichiarato: "In generale i nostri risultati mostrano che l'artemisinina ferma il fattore di trascrizione 'E2F1' e interviene nella distruzione delle cellule tumorali del polmone, il che significa che controlla la crescita e la riproduzione delle cellule del cancro".

Utilizzando una varietà resistente alle radiazioni delle cellule del cancro al seno (che aveva anche un’ elevata propensione per l'accumulo di ferro) l'artemisinina si è dimostrata avere un tasso di uccisione del cancro del 75% dopo appena 8 ore, e uno del quasi 100% dopo appena 24 ore.

Sorge la domanda finale e principale: Perché questo tema non è di portata della intera comunità scientifica? Perché non se ne sente parlare in ambienti oncologici? Perché il paziente non ha la possibilità di attingere a questa terapia, magari accettando che ancora si tratti di una fase sperimentale?

Ad ogni modo si è creata un isteria fra pazienti innanzitutto oncologici a credere di aver trovato IL rimedio assoluto contro il cancro. C'è ancora da aspettare  per confermare quest'ipotesi, ancora non ci siamo, benché gli elementi scientifici sopra elencati almeno fanno sperare. Comunque sembra trattarsi di una pianta valida per tanti aspetti anche usandola in un contesto della terapia oncologica adiuvante. 

fonti: 

- L'erba magica che distrugge il 98% delle cellule cancerogene in 16 ore

- Experimental Therapy of Hepatoma with Artemisinin and Its Derivatives

(Conclusions: ART and DHA have significant anticancer effects against human hepatoma cells, regardless of p53 status, with minimal effects on normal cells, indicating that they are promising therapeutics for human hepatoma used alone or in combination with other therapies.)

- Artemisinina contro il tumore del seno

 Esistono diverse preparazioni farmacologiche sul mercato. Per non sbagliare consiglio come sempre di prima intenzione le capsule delle dita Thorne research