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Infusione Procaina – Bicarbonato

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    L’ idrogenocarbonato di sodio – un alcalino fisiologico  del corpo umano

Il nostro organismo è in grado di eliminare acidi in eccesso o di neutralizzare i resti rimasti non  disponibili all’escrezione. Il PH dei tessuti si aggira attorno un valore di 7,4; le ghiandole come il pancreas e il fegato possiedono in PH addirittura del 8,2 -8,5. L'idrogenocarbonato di sodio gioca un ruolo determinante in questa continua difesa contro le valenze acide tossiche perché limitano il funzionamento del metabolismo energetico.

Fin dai tempi passati si usa il natron (bicarbonato di sodio ) per contrastare l’accumulo di acidi nei tessuti. In effetti è la lotta contro l’acidosi latente una terapia efficace nelle malattie croniche fin a quelle maligne, tutte caratterizzate anche dalla difficoltà dell’organismo di garantire l’equilibrio del metabolismo acido-base.

D'altronde oggi sappiamo  della necessità di mantenere nell’intestino un ambiente leggermente acido, l’ecologia, che permette la crescita della flora protettiva costituita dai lattobacilli e dai bifido. Compromettere questo terreno permettendo l’innalzarsi del PH a valori alcalini tramite fenomeni putrefattivi  oppure purtroppo anche per via dell’ingestione di valenze alcaline in forma di carbonati (natron), significa produzione di ammoniaca – sostanza altamente tossica a livello epatico e corresponsabile di malattie cancerose, disturbi digestivi ed il soccombere della flora intestinale.

Il concetto dell’apporto di sali minerali basici è stato quindi rivisto rinunciando ai carbonati e scegliendo formule basate sui citrati, che sono leggermente acidi e permettono il mantenimento del PH utile per l’intestino, poi in seguito riassorbiti dalle mucose, si dissociano e sviluppano la loro potenza alcalina nei tessuti.

In casi di maggior necessità di combattere l’acidosi dei tessuti, nelle crisi infiammatorie di malattie croniche o episodi acuti di reuma, eczemi, asma, spasmi ecc. si presta la terapia dell’infusione di basi per via endovenosa. Sistema più efficace di terapia basica endovenosa  è la combinazione dell’idrogenocarbonato di sodio con la procaina.

La procaina isolata ormai 100 anni fa appartiene agli anestetici, per il cui scopo fu nel frattempo invece completamente abbandonato per la sua scarsa intensità e durata dell’effetto.

Il suo pregio consiste d’altro canto nei suoli effetti di agire quale:

-          Vasodilatatore e broncospasmolitico 

-          antiarrtmico e simpaticolitico

-          Antiinfiammatorio , antireumatico , antistaminico 

-          Antiossidativo

-          Citostatico

-          Regolatore del sistema nervoso vegetativo

A livello cellulare si discute, che la procaina possa avere una funzione di riparazione delle membrane cellulari e di ripristino delle pompe ioniche, facendo ripartire di conseguenza la comunicazione elettrica del sistema nervoso -  il potenziale di membrana.

La combinazione delle due sostanze offre l’opportunità alla procaina, di aprire le porte vascolari a tessuti prima scarsamente irrorati ed in preda a un metabolismo di fermentazione (tipico anche per il cancro) , e al bicarbonato di poter entrarci e di neutralizzare gli acidi stoccati.

Conseguenza è la normalizzazione del metabolismo che torna ad essere ossidativo, si riducono infiammazione, dolore, tensioni, crampi, durezze muscolari, disfunzione di organi, si abbassa la simpaticotonia ovvero si ottiene la simpaticolisi.

La terapia consiste in una serie di infusioni  con Procaina in dosi crescenti fino al massimo di 600 mg combinata con L'Idrogenocarbonato di sodio al 8,4 % in dosi variabili. Ogni seduta ha un durata di ca. 45 minuti.

Effetti rammentati dai pazienti trattati all’inizio della terapia sono stanchezza e debolezza di lieve entità , dovute alla mobilizzazione di tossine ed alla riapertura di territori in precedenza mal irrorati.

In letteratura spesso si sente discutere della presunta ma spiccata allergenicità della procaina, la cui origine  nel frattempo  si è potuto dimostrare di derivare dal metilparabene, stabilizzante del contenuto di flaconcini ad uso prolungato, e non della procaina stessa, che usando fiale a monouso, è assolutamente priva di effetti tossici o allergici, rispettando il dosaggio di riferimento.

La lista delle indicazione a procedere con questa terapia è lunga:

-          Dolori, tensioni, durezze muscolari, fibromialgia

-          Reumatismi, infiammazioni dei tessuti, eczemi, foruncoli  …

-          Disordini immunitari quali allergie, malattie autoimmunitari …

-          Mal digestione, malattie epatiche …

-          Squilibri neurologici quali fenomeni spastici,tetanie da iperventilazione ,

            acufeni, emicranie, epilessie …

-          Parte integrante della terapia biologica adiuvante delle malattie maligne

-          Aprire la strada della curabilità del paziente bloccato,che fa fatica reagire a

            stimoli riferiti all’autoguarigione come dall’omeopatia, terapia energetica ecc.

 A proposito: " Il reset del vegetativo " - sbloccare l sistema di controllo nervoso dai suoi cicli riverberanti, rendere possibile entrata nella terapia di malattie croniche automantenute, cambiare la percezione del sistema nervoso e della psiche in confronto della propria condizione, delle sue idee limitanti, eliminare la componente psichica dei disturbi cosiddetti psicosomatici : fibromialgia, depressioni, acufeni, emicranie ecc.

 

Bibliografia
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