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Assistenza vertebrale preventiva nell'infanzia

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La colonna vertebrale attraversa le proprie fasi di sviluppo e formazione durante l’infanzia, l’età in cui l’individuo è soggetto a numerose cadute. Queste possono talvolta comportare lesioni vertebrali, e ciò rende consigliabile effettuare frequenti controlli della colonna per verificarne il corretto sviluppo.
Se i genitori sono sempre assai preoccupati per la salute dentale dei figli, molti mostrano un interesse scarso, o addirittura inesistente, per la loro colonna vertebrale in crescita.
Non dobbiamo dimenticare, invece, che la colonna contiene il sistema di controllo di tutte le funzioni dell’organismo e richiede perciò attenzioni particolari.
Alcune affezioni dell’infanzia, come la scoliosi, possono spesso essere risolte se il trattamento correttivo viene iniziato precocemente.

Sviluppo di una corretta coordinazione motoria nei bambini
I dati attualmente disponibili indicano che lo sviluppo e l’organizzazione principali a livello neurologico avvengono durante i primi cinque anni di vita del bambino e che qualunque debilitazione insorga in questo periodo condizionerà in modo significativo tale sviluppo. Nel corso dei primi mesi di vita, la mobilità è di tipo unilaterale: gamba e braccio situati sullo stesso lato del corpo si estendono e flettono insieme per creare il movimento.
A circa sei mesi d’età, il bambino comincia a gattonare secondo un andamento “incrociato” (cross-crawl) in cui sono il braccio e la gamba opposta a flettersi ed estendersi insieme.
È stato stimato che il 25% della popolazione presenta problemi di lateralità incrociata.
La dominanza emisferica corticale comincia a svilupparsi all’età di circa cinque anni. Si tratta del fenomeno per il quale un lato del corpo diviene la parte dominante e di controllo. Tale dominanza ha inizio in genere con la scelta della mano, e si estende poi agli occhi, ai piedi e alle orecchie. La dominanza unilaterale è prerogativa esclusiva dell’uomo e raggiunge il pieno sviluppo tra i cinque e gli otto anni.
L’orientamento della dominanza ha una componente ereditaria: genitori a dominanza destra hanno maggiori probabilità di avere figli a dominanza destra. Circa l’85% dei bambini è destrimano.
Gli adulti hanno tendenza a forzare i bambini affinché “brucino le tappe” dello sviluppo neurologico. Molti genitori credono, infatti, che una deambulazione e un’alimentazione autonoma precoci siano indici di intelligenza. Spesso, tuttavia, una forzatura in tal senso produce carenze nello sviluppo del sistema nervoso, così necessario per la successiva acquisizione della coordinazione motoria.
La rapidità dello sviluppo è variabile nei bambini, i quali devono poterne completare le diverse fasi senza interferenze.
Vi è anche una scuola di pensiero secondo la quale il bambino che gattona più a lungo sarà esposto in misura minima a problemi di coordinazione, mentre il contrario avverrà per quello che ha gattonato solo per un breve lasso di tempo.
L’uso del girello può ridurre il periodo di gattonamento di molti bambini e, in questo modo, il modello di lateralità incrociata può non svilupparsi correttamente.
Si ritiene che il lato destro del cervello controlli la metà sinistra del corpo e viceversa. La confusione neurologica causata da azioni unilaterali può essere risolta con esercizi di lateralità incrociata. La coordinazione motoria dipende da uno sviluppo corretto della lateralità incrociata ed è fondamentale individuare i potenziali disturbi nella fase iniziale dello sviluppo del bambino.
Una persona con problemi di lateralità incrociata sarà facilmente confusa nel ricevere indicazioni direzionali: si sdraierà sul ventre quando le verrà richiesto di giacere sul dorso, o girerà a destra anziché girare a sinistra.
Se un bambino cammina e corre in modo corretto, questo andamento fungerà da esercizio di cross-crawl costante.
Per effettuare una semplice verifica, basta chiedere al bambino di marciare sul posto usando la gamba e il braccio controlaterali. Il soggetto dovrà iniziare immediatamente la marcia: qualunque esitazione indica già un lieve disturbo della coordinazione motoria.

Dr. Eddy Pellissier D.C., C.C.S.P. - Presidente Associazione Italiana Chiropratici