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Terapie alternative: omeopatia - fitoterapia - medicina ortomolecolare - medicina microbiologica

Estrogeni, ormoni del benessere

La terapia ormonale in tutti i suoi campi ed innanzitutto la sostituzione ormonale della menopausa e uno dei capitoli più scuri della medicina. Per decenni le donne furono massacrate con prodotti ormonali di sintesi altamente tossici che altro facevano che peggiorare la salute. Questo articolo descrive invece la via maestra dellaTOS , che applica anche il sottoscritto da sempre con grosso successo e senza aver mai rischiato di provocare effetti non desiderati.

http://www.studioapolimeni.com/aree_specialistiche/menopausa-andropausa/estriolo.html

 

La matrice - base della biologia interconnessa

Bene che l'abbiamo scoperto ora!!
Da quando io esisto, ed è da tanto, parliamo e cerchiamo di trattare appunto questo tessuto, chiamato connettivo, interstizio o matrice, base della comunicazione, approvvigionamento, drenaggio ma purtroppo anche stoccaggio di scorie e tossine. Il grande Prof. Pischinger studiava negli anni 60-80 questa struttura e scrisse diversi testi autorevoli in merito. La medicina, basata sul concetto cellulare in contrapposizione alla precedente visione umorale degli antichi - che appunto cercavano di migliorare i flussi - le comunicazioni - fin a ora trascura questo sistema, cercando - in modo anche invano - di trovare sempre nuove molecole per intervenire sul funzionamento dei vari codici genetici cellulari. Non sembra infatti di aver cambiato molto le redini delle malattie che intanto si fanno sempre più croniche. Il risveglio ora è dovuto!!

Scoperto un nuovo organo nel corpo umano

 E' tra i più grandi, è legato a invecchiamento e cancro

 

 

Morti ambientali, voluti - non voluti? Io, che faccio??

Riporto qui una relazione video sull' (ipotesi del ) tentativo di ridurre la mole della popolazione mondiale tramite vari meccanismi quali cibo alterato, vaccini, strie chimiche ... Inizialmente non l'avevo neanche voluto ascoltare perché si presentava come il solito complottismo, ma poi ho visto tutti i documenti scritti dalle varie autorità che confermano quanto proposto. Se ne legge tanto negli ultimi anni, scienziati pentiti che si confessano, studi che rivelano sostanze tossiche nei vaccini, nel cibo, lo stesso dramma della Terra dei Fuochi, che sembra che non interessi davvero a bonificarla, ecc. .

Ora il messaggio arrivatomi non avrebbe alcun senso se cadessi in disperazione o se lo sfruttassi per poter svolgere un altra discussione da bar !

Ma: se da questa forza maggiore poco riesco a svincolarmi, e non voglio però impazzire facendo delle discussioni, manifestazioni e campagne più o meno inutili,  comunque ci sono alcune considerazioni utili da fare per mantenere la mia salute futura: 


- uno stile di vita ragionevole aumenta le mie difese, ed è palese!
- faccio a meno di intossicarmi volontariamente con fumo, cibo spazzatura, metalli tossici e denti cadaverici in bocca, abuso di prodotti chimici quali farmaci, solventi ecc, ...
- imposto una terapia preventiva ortomolecolare, prendo vitamine e minerali, alcalini ecc quotidianamente prescritta e controllata dal medico specializzato
- mi permetto il lusso di farmi una flebo di EDTA una volta ogni tanto che aiuta a spurgare metalli tossici, che senza alcun dubbio sono aumentati in modo vertiginoso nell'ambiente e nel cibo.

Questa strategia risparmia vite, mantiene e aiuta a compensare la salute e alzando il tiro può anche guarire malattie già conclamate croniche e potenzialmente mortali.

Guardate il video con un ottica scettica ma con attenzione: 

"45000 morti in Italia ! Ma è una guerra?"

 fonte: http://www.attiviamoci.it/a-cosa-sono-dovuti-quei-45-000-italiani-morti-con-chi-siamo-in-guerra/?id=14

 

Vitamina K2 - salute di ossa e cuore

La vitamina K2 ovvero la sue forme attive K2-MK4 e MK7 è particolarmente importante in associazione con la vitamina D nel mantenimento della mineralizzazione ossea e nel limitare la formazione e la durata degli osteoclasti, le cellule che degradano l'osso. I ricercatori sono sempre più ottimisti circa il potenziale del K2 per quelli con o a rischio di osteoporosi. 
Al contrario la vitamina K1 o fillochinone di origine vegetale, che costituisce la forma più presente della Vitamina K nella dieta, è coinvolta nel sistema della coagulazione del sangue ed è quindi da distinguere dalla K2 !!
La vitamina  K2 può anche aiutare la salute cardiovascolare attraverso la sua capacità di prevenire o addirittura invertire calcificazione delle arterie, un noto fattore di malattie cardiovascolari.

La Vitamina K2 ha la funzione principale di consentire al calcio assunto con l’alimentazione e circolante nel sangue di non depositarsi nelle arterie e in genere nei “soft tissues” (come rene, articolazioni, cervello) e di depositarsi invece preferenzialmente a livello osseo. La conseguenza è un diminuito rischio di formazione di “placche” calcifiche nelle arterie e, al contrario, un aumento della calcificazione ossea.

Essa “frena” l’azione degli osteoclasti (cellule deputate al riassorbimento osseo) e “attiva” l’Osteocalcina, una proteina prodotta dagli osteoblasti sotto l’influenza della Vitamina D permettendo la deposizione del calcio nella matrice proteica ossea. L’osteocalcina attivata (“osteocalcina carbossilata”), permettendo il legame del calcio alle proteine ossee, consente la creazione di una “retina” calcificata che conferisce all’osso nel contempo resistenza e flessibilità. In tal modo la Vitamina K2 riduce il rischio di osteoporosi.

Recenti ricerche suggeriscono anche una possibile diminuzione del rischio di lesioni artrosiche e della M. di Alzheimer, poi anche una possibile  terapia per l'artrite reumatoide. E  ce n'è di più! I ricercatori stanno anche esaminando le potenzialità del K2 nella prevenzione del cancro alla prostata e nel trattamento complementare di leucemia e cancro ai polmoni.

La Vitamina K2 (nella forma più bioattiva della MK-7) è sopratutto prodotta dai batteri presenti a livello intestinale. Viene quindi assorbita dalla parete intestinale. Nella sua forma meno bioattiva (MK-4) è presente nella carne e derivati animali (uova, latte, yoghurt intero): una volta introdotta con l’alimentazione viene trasformata dai batteri intestinali nella forma MK-7.

Il tipo K2-MK7 permane nel sangue più a lungo e a livello più stabile della MK4. Volendo assumerlo come integratore alimentare capsule di K2 - MK7 basta prenderlo una volta al giorno nella dose di 80-110 mmg (microgrammo)

Una carenza prolungata di Vitamina K2 può favorire sia l’insorgenza dell’osteoporosi che della malattia cardiovascolare (recenti dati indicano un ruolo nello sviluppo delle lesioni artrosiche, della calcolosi renale e nell’insorgenza della M. di Alzheimer).

Dopo i 50 anni e nella donna in particolare dopo la menopausa è documentata una carenza significativa di Vitamina K2. Per questi motivi è raccomandabile in questa fascia di età integrare l’alimentazione quotidiana con un supplemento adeguato di Vitamina K2. Altre condizioni a rischio di carenza della Vitamina K2 sono: uso prolungato di antibiotici, malattie gravi intestinali ed epatiche, malnutrizione, alcolismo, mieloma multiplo.

Sembra che una buona integrazione delle vitamine D, K2 e C somministrate in dosi anche massicce possa resettare e ripristinare l'organismo indebolito da sovraccarico da lavoro e sport come anche da malattie o terapie impegnative. 

Vitamina D - non solo per le ossa

La vitamina D è la vitamina classicamente conosciuta e apprezzata per la sua funzione di stimolare il riassorbimento del calcio e la sua incorporazione nel tessuto osseo.

Negli ultimi anni oltre a questa funzione appaiono nuovi campi d'utilità della vitamina, che non stanno in rapporto al metabolismo del calcio.

Degli studi recenti hanno suggerito che la vitamina D potrebbe avere un ruolo nella regolazione della risposta immunitaria di tipo innato contro gli agenti microbici. 

Picchi invernali di sindrome influenzale potrebbero essere dovuti ad una carenza di vitamina D a seguito d'una minor esposizione alla luce solare.

Sulla rivista americana "American Journal of Clinical Nutrition" sono stati pubblicati i risultati di una ricerca  , secondo la quale l'assunzione di vitamina D (1100 UI/die) e calcio (1400–1500 mg/die) da parte di donne in menopausa ha determinato una diminuzione statisticamente significativa del rischio d'insorgenza di carcinomi.

E` stato pubblicato uno studio sulla rivista "Anticancer Research" nel quale i ricercatori hanno riferito che le dosi di vitamina D necessarie per raggiungere livelli ematici che possono prevenire o ridurre sensibilmente l'incidenza del cancro al seno e diversi altre importanti malattie sono nettamente maggiori di quelle che erano state inizialmente pensate: è emerso che è necessaria l'assunzione quotidiana di vitamina D da parte degli adulti nel range di 4000-8000 UI per ridurre di circa la metà il rischio di diverse malattie come il cancro al seno, cancro del colon, sclerosi multipla e il Diabete mellito di tipo 1 .

Multiple sclerosis and vitamin D: the role of the sun in the treatment and prevention

Un altro campo di valutazione ed impiego della vitamina D è la depressione. E' stato accertato il nesso fra la vitamina D e il metabolismo della serotonina, ritenuto neurotrasmettitore principale nella regolazione dell'umore. In questo contesto la vitamina D gioca un ruolo di sintonia con l'assorbimento di triptofano - precursore nella sintesi della serotonina - a livello intestinale

Poi la vitamina D interviene nella stabilizzazione della risposta immunitaria in quanto riporta in un equilibrio l'asse TH1 (immunità cellulare) - TH2 (immunità umorale, anticorpi, IGE !), il cui squilibrio genera le malattie atopiche, quando si manifesta una dominanza TH2 a sfavore della frazione TH1. 

Siccome l'insorgenza anche  del cancro è coinvolta con l'indebolimento dell'asse neuro -  psico - endocrino e quindi favorita dalla presenza di depressione, ecco che un tasso insufficiente di vitamina D ematico è un denominatore comune delle due malattie. 

Il dosaggio ematico da raggiungere per ottenere gli effetti di prevenzione e terapia di cancro e depressione si aggira fra gli 60 - 80 ng/ ml. La stragrande maggioranza della popolazione rimane nettamente al di sotto di questi valori. E' comunque importante tenere sotto controllo i valori ematici qualora si ricorra alla terapia sostitutiva, perché valori ematici > 100 ng/ml sono da considerare tossici. 

   Infine e approfondendo gli studi sulla Vitamina D si giunge alle esperienze, per ora individuali, di soggetti che provano di somministrarne dosi altissime, anche oltre 100.000 UI e ottengono livelli ematici di anche 150 ng/ml, ritenuti chiaramente tossici dalla scienza. Un bell libretto di Jeff T Bowles : “THE MIRACULOUS RESULTS OF EXTREMELY HIGH DOSES OF THE SUNSHINE HORMONE VITAMIN D3... “ (Amazon)  descrive le sue ricerche su se stesso e di tanti lettori di cui pubblica i commenti.  Con dosi anche oltre 100.000 UI ha potuto guarire sindromi di svariata natura riguardo al rachide, a malattie neurologiche, cutanee e viscerali.  Ci andrei cauto di copiare queste esperienze, ma per il malato cronico, affetto da sintomi che la medicina convenzionale altro fa che sopprimere , una volta eliminate le cause che nella medicina olistica ci sono venute a conoscenza, alzare piano piano l’apporto della Vitamina con tutte le precauzioni e nel contesto di altri elementi necessari, è un tentativo terapeutico accettabile. 

 Considero molto utile aggiungere il rilievo del tasso ematico della vitamina D (Vitamina 25 OH D3principale pro-ormone ) e anche gli ormoni tiroidei TSH e anticorpi anti - tiroide,  anticorpi anti - - gliadina allo screening normale proposto generalmente. 

Altro campo d'interesse riguarda la demenza.

 In base ai dati raccolti, ricercatori hanno osservato che coloro che presentavano anche  una solo moderata carenza di vitamina D avevano il 53% in più di probabilità di sviluppare una qualsiasi forma di demenza. Il rischio aumentava del 125% nei soggetti che presentavano una carenza più grave di vitamina D.

 Nello specifico, per quanto riguarda la malattia di Alzheimer, il rischio era più alto del 69% in coloro che presentavano una carenza moderata e del 122% in coloro che invece presentavano una carenza grave.

 Altri studi condotti in precedenza avevano già stabilito l’esistenza di una correlazione tra bassi livelli di vitamina D e l’insorgenza di problemi cognitivi, ma questo è il primo e più esauriente studio che mette in luce il significativo rischio di demenza legato all’insufficiente assimilazione di questa sostanza.

 I ricercatori hanno sottolineato che sono necessari ulteriori studi clinici per stabilire se mangiare alimenti ricchi di vitamina D o assumere integratori possa ritardare o addirittura prevenire l'insorgenza della malattia di Alzheimer e la demenza.

  La carenza di vitamina D aumenta il rischio di demenza

 

 

Allergia e la sua terapia naturale

L'allergia è una reazione del nostro organismo ad alcune sostanze che vengono riconosciute erroneamente  come nemiche e vengono quindi aggredite dal nostro sistema immunitario  con una risposta sproporzionata liberando istamina. Ciò provoca dei sintomi fastidiosi come la lacrimazione, gocciolamento continuo del naso, starnuti, prurito. Le sostanze che più frequentemente provocano allergie sono i pollini, la polvere e peli di cane o gatto. Ma in un soggetto predisposto, il cosiddetto atopico, è possibile la sensibilizzazione a una qualsiasi sostanza esterna,

Contro le allergie in genere si assumono farmaci, i cosiddetti antistaminici ed anche corticosteroidi , ma si possono utilizzare anche sostanze naturali provenienti da piante come la perilla e il ribes nigrum.

La perilla esiste in compresse di estratto secco   e come olio, il ribes nero in gocce di macerato oleoso e tintura madre.

Seppure i farmaci riescano a sopprimere i sintomi, quel che è certo è che la loro assunzione continuata nel tempo non è indicata e  ai pollini non si fugge. Sarà quindi meglio curarsi con metodi naturali. Vediamo come agiscono appunto  la perilla e il ribes nigrum.

La perilla ha proprietà antistaminiche, cioè inibisce la produzione di istamina dell'organismo e quindi evita che si manifestino i sintomi allergici.

I suoi principi attivi sono polifenoli e flavonoidi (luteolina, l´apigenina, la crisoeriolina e l´acido rosmarinico).

 La Perilla da risultati positivi su allergie di varia natura, sia essa stagionale o meno, come dermatiti, orticaria, eczemi e asma. La pianta è un'erbacea che cresce nei paesi dell'Estremo Oriente, come Cina, Giappone, Corea e ha un aspetto molto simile al basilico. Viene utilizzata come alimentare, infatti con le sue foglie si preparano insalate alle quali dona un particolare sapore, ma offre anche un uso terapeutico. Si è scoperto infatti che nelle foglie e nei semi sono presenti sostanze con alto potere antistaminico. Dai suoi semi viene così estratto un olio che può essere considerato un vero medicinale. L'olio viene messo in commercio come antiallergico e lo si utilizza anche per la produzione di compresse che svolgono la stessa funzione.

Sia l'olio che le compresse si trovano in farmacia e nelle erboristerie e la loro assunzione, in via preventiva, scongiura il manifestarsi delle antipatiche allergie.  Un vantaggio non indifferente della perilla è il fatto che, contrariamente ai normali farmaci antistaminici, non provoca la tipica sonnolenza e rallentamento dei riflessi. Va ricordato però che deve essere assunta per un periodo di almeno un mese.

Il ribes nigrum, cioè il ribes nero, è invece una pianta molto comune anche nelle nostre zone e, oltre a essere coltivata per la bontà dei suoi frutti, possiede proprietà farmacologiche. Facendo macerare le gemme della pianta in acqua e glicerina si ottiene un macerato che deve essere assunto in gocce e che agisce come antinfiammatorio, quindi allevia i sintomi.

 Il ribes nero  stimola   le ghiandole surrenali a produrre naturalmente il cortisolo endogeno e quindi risolve il problema senza dover ricorrere a farmaci. Si tratta di un rimedio naturale che non presenta tutti i gravi effetti collaterali del cortisone farmaceutico e lo si può reperire in farmacia e nelle erboristerie.  

 

antibiotici naturali - il Propoli

Nella terapia delle infezioni soprattutto delle vie aeree superiori delle malattie stagionali abbiamo l'opzione di utilizzare alcuni rimedi naturali con indicazione antibatterica, antivirale e antifungina tutto insieme, al contrario dei soliti antibiotici, che fanno effetto solo sui corpi batterci e purtroppo anche i nostri intestinali.

Qualora quindi esistesse la necessità di voler associare la terapia delle mucose con l'intervento degli adatti omeopatici esiste questa opportunità. 

 Propoli antibiotico naturale e non solo

BEVANDA MIRACOLOSA… DISTRUGGE LE CELLULE CANCEROGENE

Questa è una bevanda che può proteggere il corpo dalla formazione di cellule cancerogene o anche limitarne la crescita!

Riporto l'articolo per fare pubblicità per gli antiossidanti presenti nelle piante. Sono le verdure la base della salute, contengono non i nutrienti ma i fattori che integrano le funzioni dei sistemi.

Dopo appena due settimane di regolare assunzione di questo succo, noterete un notevole incremento del vostro sistema immunitario.

 

BEVANDA MIRACOLOSA… DISTRUGGE LE CELLULE CANCEROGENE

 

fonte: La Forza Della Natura's Blog

AGOPUNTURA

L'agopuntura entra nella mia attività medica non da terapia applicata bensì come una delle tanti basi scientifiche. Essendo consapevole del sistema dei meridiani, del percorso energetico nel corpo umano, dei tempi di massima e di minima dei vari sistemi ecc, sono in grado di poter meglio integrare i miei consigli nutrizionali e riguardo ai necessari cambiamenti dello stile di vita. Le leggi, che si trovano alla base del "teorema dei cinque elementi" e dell'agopuntura offrono a chi si addentra nel funzionamento psico - fisico dell'organismo un enorme potenziale di spiegazioni dei fenomeni, che la medicina occidentale in genere non valuta.

L’agopuntura è una disciplina medica sempre più richiesta in Italia. Secondo il ministero della Sanità ci sono 11000 medici italiani che praticano agopuntura e 10 milioni di pazienti.

La crono - agopuntura è una branca dell’agopuntura legata ai bioritmi e al tempo.

L’antica crono - agopuntura tradizionale cinese (Zi Wu Liu Zhu, Ling Gui Ba Fa, Fei Teng Ba Fa), negli ultimi anni, ha interessato studiosi stranieri e cinesi.

Questa antica tecnica è conosciuta dal mondo occidentale come “bioritmi cinesi” e “crono - medicina cinese”.

Negli ultimi anni, infatti, all’interno della medicina occidentale, al confine tra la medicina e la biologia, sono nate nuove branche: cronobiologia, cronomedicina, cronofisiologia, cronopatologia, cronofarmacologia, cronoendocrinologia, crononutrizione, cronoterapia. Queste nuove branche sono fortemente collegate con la medicina tradizionale cinese.

La crono-agopuntura è una tecnica molto efficace specialmente per il trattamento del dolore, per l’obesità, per le paralisi post ictus, ecc.

Questa tecnica è purtroppo ancora poco diffusa a causa di difficoltà nel suo utilizzo, soprattutto per i medici occidentali, che incontrano spesso uno scoglio di fronte all’antica filosofia cinese, come ad esempio Ba Gua, He Tu, Luo Shu, che costituiscono il fondamento della MTC.

La seconda grande difficoltà nell’applicazione di questa tecnica consiste nella necessità di seguire il calendario lunare cinese e quindi tramutare le date e gli orari secondo il calendario solare occidentale.

Il calendario lunare cinese è stato utilizzato ufficialmente dal 957 a.C. fino al 1949, ma ancora oggi i contadini in Cina lo seguono. E’ formato da 10 simboli del Cielo (TIAN GAN) e 12 simboli della Terra (DI ZI).

In questo libro ho spiegato le tecniche della trasformazione del calendario solare occidentale a quello lunare cinese, per guidare il lettore e offrire una guida per la pratica. Con questo libro, possiamo trovare questa corrispondenza e quindi gli agopunti. Per facilitare l’apprendimento e l’individuazione degli agopunti ho riportato la trasformazione del calendario occidentale fino al 2030, ma il lettore può, attraverso la lettura del testo, apprendere le tecniche per trasformare qualunque data anche successiva.

Nel libro sono spiegate, inoltre, le teorie filosofiche dello Yin & Yang, dei 5 elementi, dei meridiani e Zang Fu, Qi e Xue Ye, per fornire al lettore una base teorica introduttiva sulla quale basare lo studio della crono - agopuntura.

L’idea di questo libro nasce dalla mia esperienza trentennale nell’applicazione di questa tecnica. Ho potuto constatare che l’agopuntura classica per alcuni pazienti e alcune patologie, collegate con l’orario, (ad esempio dolori o disturbi avvertiti sempre nel solito momento della giornata) non sempre da risultati soddisfacenti, pertanto ho fatto ricorso alla crono - agopuntura, ottenendo risultati ottimali.

Partecipando a convegni e seminari, visto l’interesse che la materia suscita da parte della comunità dei medici in Italia, ho sentito l’esigenza di dare origine a questo libro che permettesse al pubblico di avvicinarsi alla crono - agopuntura e che fosse una semplice guida per la sua applicazione.

 INFORMAZIONE MEDICA
(BREVI NOTE SULL'AGOPUNTURA)

L'agopuntura è stata accettata e convalidata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (1977) quale pratica medica efficace per molte malattie. Successivamente (1996), è stata convalidata anche dalla Food and Drug Admanistration (FDA) e l'anno dopo, infine, dal National Institute of Health (NIH). Entrambi questi due ultimi Enti statunitensi hanno anche decretato la definitiva separazione dell'agopuntura (e della connessa pratica della moxibustione) dalle cosiddette medicine alternative, restituendole la piena autonomia spettandole come disciplina medica, alla stessa stregua della Medicina occidentale.
Pertanto, sia l'agopuntura che la moxibustione sono trattamenti che possono essere utilizzati soltanto da soggetti autorizzati all'esercizio della professione medica, ed ovviamente specializzati nella branca specialistica in argomento.

L'agopuntura è particolarmente indicata per la terapia del dolore di qualsiasi origine, per l'obesità, per il trattamento delle cefalee e dell'emicrania, per il tabagismo e la droga, per i distrurbi sessuali sia maschili che femminili, per le osteopatie, discopatie e malattie artritiche ed artrosiche, per le dermatiti (allergie, psoriasi, vitiligine..), per le nevrosi e le fobie, e per molte altre malattie ancora.

L'agopuntura è una disciplina medica che è parte integrante della Medicina Tradizionale Cinese (MTC), la quale comprende: l'agopuntura, la moxibustione, la farmacologia fitoterapica, il massaggio cinese, la mobilizzazione osteo-muscolare (Qi Gong e Tai Ji Quan) ed infine la dietetica.

Le basi teoriche della MTC affondano le proprie radici nella millenaria cultura filosofico-scientifica cinese. Esse sono il frutto di una evoluzione progressiva e stratificata delle teorie scientifiche cinesi sviluppatesi nel corso dei millenni, teorie che sono state sempre considerate bagaglio culturale e mai superato di pensiero e che, quindi, non hanno mai conosciuto le drammatiche fratture che hanno caratterizzato lo sviluppo del pensiero occidentale in cui ogni conquista successiva implicava -e tuttora implica- il superamento di quelle precedenti.

Le prime notizie di una rozza pratica agopunturale, costituita da incisioni di determinati punti della pelle con “aghi” di selce lesioni che venivano poi infarcite forse da un mix di erbe officinali, risalgono a circa 2700 anni fa, mentre il primo vero e proprio testo organico risale ad un'epoca vicina all'anno 0 dell'età cristiana (2100-2000 anni fa). Si tratta del “Classico di Medicina Interna dell'Imperatore Giallo Huang Di Nei Jing” che ha l'indubbio pregio di riportare la prima descrizione dei più importanti meridiani (validi ancor oggi), di descrivere i diversi tipi di aghi (finalmente tutti in metallo,)e le varie tecniche di infissione, nonché la localizzazione sul corpo umano dei primi 160 agopunti.

Oggi, gli apopunti localizzati sui 12 meridiani cosiddetti principali sono 361, più altre 8 meridiani curioso ed anche in punti extra meridiani.

                                    >   percorso dei meridiani <

I meridiani sono canali energici, non rintracciabili anatomicamente, la cui teoria proviene direttamente dalla teoria della MTC. E' il caso di precisare in questa sede che la teoria fondamentale della MTC si è sviluppata su basi filosofico-scientifiche completamente diverse dalle basi di sviluppo della Medicina occidentale. Le due Medicine, pertanto, non sono comparabili anche se hanno, lo scopo comune di guarire le malattie e salvaguardare la salute dell'Uomo.
 

Dr. FU BAO TIAN

Raffreddore – farmaci da evitare se si vuole guarire

La rinite nella sua variante infeziosa è l’infiammazione della mucosa del naso da raffreddore o che accompagna le comuni malattie delle vie aeree superiori da deterioramento climatico.

Consiste nel rigonfiamento delle mucose e dell’aumento delle secrezioni provocando sternuti, rinorrea e difficoltà alla respirazione nasale.

Il riflesso immediato del malato in questione è di ricorrere agli spray decongestionanti.

Questi utilizzati con parsimonia e solo poche volte possono migliorare la sintomatologia.

Purtroppo accade però in genere, che i sintomi non si attenuano in modo soddisfacente e il paziente tende a protrarre l’uso degli spray. Succede in questi casi, che s’innesca un ciclo vizioso che consiste dopo un breve periodo di sollievo in un peggioramento soprattutto dell’occlusione nasale, che porta il paziente a ripetere l’utilizzo, aggravando la reazione delle mucose. E purtroppo con il passare del tempo, non sono solo le mucose del naso vanno in ipertrofia persistente con ipersecrezione continua oppure secchezza e sensazione di attrito, ma gli effetti negativi si espandono a tutte le mucose vicine, quelle delle vie aeree, degli orecchi, delle cavità sinusoidali, persino dello stomaco.

Conseguenza riscontrata di frequente nell’evoluzione del raffreddore semplice è l’aggravamento con forte mal di testa, faringite, bronchite ecc, che appunto non è dovuto alla virulenza presunta di un virus fantomatico, ma all’applicazione degli spray !

A lungo termine, nei casi di uso prolungato degli spray decongestionanti si crea una patologia di dipendenza con la distruzione delle mucose.

La domanda, che sorge, perché una sostanza che “decongestiona “ e quindi allieva i sintomi fastidiosi quali l’otturazione e l’ipersecrezione del naso, possa scatenare delle reazioni talmente sfavorevoli e a lungo termine, anche gravi.

La risposta sta nel meccanismo d’azione della sostanza farmacologica, che è contenuta in tutti gli spray in questione: la xilometazolina o anche nafazolina. Sono sostanze ad effetto di vasocostrizione e provocano quindi un ischemia del tessuto ivi applicate, da paragonare con l’occlusione di un vaso nel cervello che provoca un ictus o di un’arteria coronarica con seguito di infarto cardiaco. Certamente trattasi di reazioni meno drastiche ma comunque dannose per il territorio mucosale in questione.

Al mio parere l’indicazione all’uso di questi vasocostrittori è da porre in termini strettissimi e l’uso indiscriminato dal popolo dei raffreddati è da proibire da chi è responsabile per il controllo dei farmaci.

Le alternative sono tante in caso di congestione delle mucose: terapie omeopatiche, inalazioni , sale, probiotici locali e anche antinfiammatori sistemici. Saranno tutti meno potenti nel primo giorno di patimento da raffreddore, ma favoriscono la guarigione invece di ostacolarla e di gonfiare la sintomatologia fino ad arrivare a una vera malattia delle vie aeree.

Qui riporto un bel riassunto dei rimedi efficaci e innocui da applicare alle mucose nasali congestionate: Combattere il naso chiuso con i rimedi naturali

L’altra categoria da evitare in caso di rinite da raffreddore e anche nella maggior parte delle sindromi da allargamento della rinite quali: la bronchite, la sinusite, il catarro del timpano ecc sono gli antibiotici. L’uso di queste sostanza è assurdo, trattandosi di malattie virali, che tipicamente a antibiotici non rispondono. 

Aloe vera e cancro della prostata

Il carcinoma prostatico è una malattia in costante aumento; nel 1993 negli Stati Uniti ne sono stati diagnosticati 165 mila nuovi casi, con una mortalità di oltre 30mila, ponendolo al secondo posto tra le cause di morte per cancro nel maschio. L’incidenza nei paesi occidentali è di oltre 55 nuovi casi per 100 mila abitanti; il numero di casi attesi per anno in Italia varia tra 12 e 15 mila. Il tumore della prostata è infatti fra le neoplasie più comunemente diagnosticate, costituendo il 20% circa di tutti i tumori di nuova diagnosi. E’ raramente riscontrato prima dei 40 anni, essendovi un incremento dell’incidenza e della prevalenza con l’aumentare dell’età.

Terapia classica del cancro della prostata

Senza voler entrare nei particolari della visione ufficiale di diagnostica e terapia del cancro della prostata voglio qui pubblicare 3 approcci alternativi con l'utilizzo di Aloe vera.

I primi due approcci sono  lavori con documentazione scientifica.

- Fitoterapia del cancro della prostata

recenti sviluppi della ricerca anti-cancro sull’Aloe Arborescens

Il secondo articolo ha un atteggiamento empirico  - divulgativo.

L'ALOE' E "L'ELISIR DI LUNGA VITA"

 

Il limone - frutto con capacità antinfiammatori e antitumorali

 Nei limoni ci sono molecole con notevoli proprietà antiossidanti, capaci di contrastare l’azione dei radicali liberi, che possono alterare la struttura delle membrane cellulari e del materiale genetico (DNA) e quindi aprire la strada ai processi di formazione della neoplasia. Sono i flavonoidi, presenti ad alte concentrazioni, e i limonoidi (che si ritrovano soprattutto nella buccia e che contribuiscono a fornire il tipico sapore agro). In più, hanno il potere di limitare le infiammazioni croniche, che a loro volta sono alla base, spesso, della trasformazione neoplastica dei tessuti. I limonoidi, dal canto loro, mostrano una diretta capacità di frenare alcuni tipi di cellule cancerose, come quelle del neuroblastoma: l’hanno verificato, per ora solo in provetta, i ricercatori della Texas Agriculture Experiment Station di Chillicothe (Stati Uniti).  L’ideale è una spremuta di un limone il giorno.

Gli avevano dato un mese. Dopo 7 anni, è vivo grazie al LIMONE. Perché ci nascondono i suoi benefici?

 

La graviola, pianta della salute- ancora tutta da scoprire

La graviola è un albero originario della maggior parte delle aree tropicali del Sud e Nord America, Amazzonia compresa. Produce un frutto grande e di colore giallo verde che può pesare fino a 5 kg, con un diametro di 15-23 cm contenente all'interno una morbida polpa bianca. I frutti crescono su un piccolo e dritto albero sempreverde, alto 5-6 m con grandi foglie lucenti di colore verde scuro.

La Graviola è apprezzata in Brasile per il suo piacevole aroma ed il suo sapore unico. Alcuni studi hanno evidenziato la possibilità che gli alcaloidi presenti nella Graviola abbiano forti effetti antidepressivi e, per questo motivo risultano in corso ricerche approfondite.

Per la sua composizione è sperimentato per le presunte proprietà anti-cancerose. La frutta, venduta in molti mercati dei tropici, viene chiamata guanábana nei paesi di lingua Spagnola e Graviola in Brasile.

Tutte le parti della Graviola sono usate in fitoterapia, specie le foglie, la corteccia e le radici a cui sono attribuite diverse proprietà.

Sono stati riscontrati nella Graviola molti composti bioattivi e fitochimici che gli scienziati studiano sin dal 1940 e i molti usi nella medicina naturale sono stati convalidati dalla ricerca scientifica. Tre gruppi di ricerca separati hanno isolato i composti di acetogenina nella graviola e hanno dimostrato proprietà antitumorali ed anticancerose  significative (toxicity selettivo contro i vari tipi di cellule di cancro senza nuocere alle cellule sane)
Sono stati pubblicati otto studi clinici sulle loro scoperte. Molte delle acetogenine hanno dimostrato tossicità  selettiva in confronto delle cellule tumorali a dosaggi molto bassi. Quattro di questi studi sono stati pubblicati nel 1998 e dimostrano la forte capacità antitumorale ed antivirale degli estratti di Graviola.

L'Università di Purdue, in Lafayette Occidentale, Indiana, ha condotto un’importante ricerca sull'acetogenine (grazie ad una sovvenzione dell'Istituto Nazionale sul Cancro e l'Istituto Nazionale di Salute americano - NIH) ed il suo personale ha analizzato almeno nove brevetti (americani ed internazionali).

La Graviola ha dimostrato di possedere proprietà antibatteriche e antimicotiche.

Esperimenti condotti alla fine degli anni ’70 dal National Cancer Institute (USA), mostrarono un’attiva citotossica contro cellule tumorali presente nelle foglie e nello stelo della graviola, per cui i ricercatori hanno allora proseguito gli studi fino a scoprire nella pianta composti chiamati annnonacee acetogenine i quali sembrano possedere la capacità di inibire la crescita delle cellule di alcuni tipi di tumore (colon, seno e polmoni). Uno studio alla Catholic University of South Corea pare abbia dimostrato che un’acetogenina della graviola sia 10.000 volte superiore a un farmaco chemioterapico come l’adriamicina. La ricerca sugli effetti della graviola sul cancro sta proseguendo e quattro nuovi studi sono stati pubblicati nel 1998 i quali sembrano confermare le acquisizioni degli studi precedenti.

In tutta onestà pare alquanto prematuro affidarsi alla sola graviola nella cura contro il cancro, ma la nostra speranza resta quella di un ulteriore approfondimento medico-scientifico di questo fitoterapico assai promettente, al fine di un suo possibile utilizzo razionale nella terapia antitumorale.

Integratori - farmaci della medicina ortomolecolare

Ultimamente sento spesso parlare male degli integratori. Una dieta ricca di elementi, di origine biologica basterebbe a soddisfare il bisogno di vita dell’organismo.

Ben detto!

 

È anche vero per l’organismo,

-  sano del tutto

- che sia sano non solo in apparenza cioè soggettivamente privo di sintomi, ma sano oggettivamente, cioè non in compensazione di fattori indebolenti interni, quali focolai nascosti, organi in difetto quali l’intestino, fegato sovraccarico ecc.

- che non sia intossicato da alimenti non congrui, droghe, fumo e quant’altro, veleni esterni dal mondo d’oggi, ecc

- che si trovi in perfetta sintonia psichica con se e il mondo esterno, senza stress, ansie ecc

Bene, l’uomo del paradiso non ne aveva bisogno di energia extra oltre alle sue risorse naturali.

Poi non è che si tratta solo di migliorare l’apporto vitaminico e minerale usando integratori del genere.

La medicina ortomolecolare, che appunto utilizza integratori con dosaggi in parte anche elevate, che superano molto il fabbisogno giornaliero base, sfrutta altre qualità delle vitamine e minerali che sono:

- l’azione antiossidante

- l’effetto farmacologico

Ergo: la scelta di prendere o meno un’ integratore vitaminico – minerale è da decidere in collaborazione con il medico esperto di medicina ortomolecolare, che possa dare consigli utili sia su un eventuale fabbisogno reale, sia sulla necessità o meno di ricorrere a una terapia specifica.

Quindi l’acquisto di prodotti nel libero mercato è sconsigliato, perché il paziente non ha gli elementi di scegliere in modo razionale. Altro aspetto è il grande spettro della qualità. Nel mercato libero purtroppo prodotti di qualità difficilmente si trovano, anzi sono spesso privi di effetto, magari con l’aggiunta di eccipienti dannosi.

D'altronde attenti ai messaggi scandalistici della stampa, che riporta spesso e volentieri l'opinione e l'interesse dell'industria farmaceutica, che a sua volta presiede gli enti di controllo dello stato (!), che di certo non promuove affatto l'idea della salute, dell'alimentazione salutare, delle terapie alternative e degli integratori.

Discutendo l’indicazione dell’uso di integratori  vogliamo di certo favorire le dite di rilievo, che si staccano nettamente dalla poltiglia di base dei prodotti di basso livello. Sono in prima linea la THORNE, La VITABASICS, La HYPO-A. Ci saranno ancora qualcun'altra.

Conclusione: L'integrazione mirata dopo un consulto di un medico qualificato - ortomolecolare - è senza dubbio un pilastro fra i sistemi, che sorreggono la salute.

 

Infusione Procaina – Bicarbonato

    L’ idrogenocarbonato di sodio – un alcalino fisiologico  del corpo umano

Il nostro organismo è in grado di eliminare acidi in eccesso o di neutralizzare i resti rimasti non  disponibili all’escrezione. Il PH dei tessuti si aggira attorno un valore di 7,4; le ghiandole come il pancreas e il fegato possiedono in PH addirittura del 8,2 -8,5. L'idrogenocarbonato di sodio gioca un ruolo determinante in questa continua difesa contro le valenze acide tossiche perché limitano il funzionamento del metabolismo energetico.

Fin dai tempi passati si usa il natron (bicarbonato di sodio ) per contrastare l’accumulo di acidi nei tessuti. In effetti è la lotta contro l’acidosi latente una terapia efficace nelle malattie croniche fin a quelle maligne, tutte caratterizzate anche dalla difficoltà dell’organismo di garantire l’equilibrio del metabolismo acido-base.

D'altronde oggi sappiamo  della necessità di mantenere nell’intestino un ambiente leggermente acido, l’ecologia, che permette la crescita della flora protettiva costituita dai lattobacilli e dai bifido. Compromettere questo terreno permettendo l’innalzarsi del PH a valori alcalini tramite fenomeni putrefattivi  oppure purtroppo anche per via dell’ingestione di valenze alcaline in forma di carbonati (natron), significa produzione di ammoniaca – sostanza altamente tossica a livello epatico e corresponsabile di malattie cancerose, disturbi digestivi ed il soccombere della flora intestinale.

Il concetto dell’apporto di sali minerali basici è stato quindi rivisto rinunciando ai carbonati e scegliendo formule basate sui citrati, che sono leggermente acidi e permettono il mantenimento del PH utile per l’intestino, poi in seguito riassorbiti dalle mucose, si dissociano e sviluppano la loro potenza alcalina nei tessuti.

In casi di maggior necessità di combattere l’acidosi dei tessuti, nelle crisi infiammatorie di malattie croniche o episodi acuti di reuma, eczemi, asma, spasmi ecc. si presta la terapia dell’infusione di basi per via endovenosa. Sistema più efficace di terapia basica endovenosa  è la combinazione dell’idrogenocarbonato di sodio con la procaina.

La procaina isolata ormai 100 anni fa appartiene agli anestetici, per il cui scopo fu nel frattempo invece completamente abbandonato per la sua scarsa intensità e durata dell’effetto.

Il suo pregio consiste d’altro canto nei suoli effetti di agire quale:

-          Vasodilatatore e broncospasmolitico 

-          antiarrtmico e simpaticolitico

-          Antiinfiammatorio , antireumatico , antistaminico 

-          Antiossidativo

-          Citostatico

-          Regolatore del sistema nervoso vegetativo

A livello cellulare si discute, che la procaina possa avere una funzione di riparazione delle membrane cellulari e di ripristino delle pompe ioniche, facendo ripartire di conseguenza la comunicazione elettrica del sistema nervoso -  il potenziale di membrana.

La combinazione delle due sostanze offre l’opportunità alla procaina, di aprire le porte vascolari a tessuti prima scarsamente irrorati ed in preda a un metabolismo di fermentazione (tipico anche per il cancro) , e al bicarbonato di poter entrarci e di neutralizzare gli acidi stoccati.

Conseguenza è la normalizzazione del metabolismo che torna ad essere ossidativo, si riducono infiammazione, dolore, tensioni, crampi, durezze muscolari, disfunzione di organi, si abbassa la simpaticotonia ovvero si ottiene la simpaticolisi.

La terapia consiste in una serie di infusioni  con Procaina in dosi crescenti fino al massimo di 600 mg combinata con L'Idrogenocarbonato di sodio al 8,4 % in dosi variabili. Ogni seduta ha un durata di ca. 45 minuti.

Effetti rammentati dai pazienti trattati all’inizio della terapia sono stanchezza e debolezza di lieve entità , dovute alla mobilizzazione di tossine ed alla riapertura di territori in precedenza mal irrorati.

In letteratura spesso si sente discutere della presunta ma spiccata allergenicità della procaina, la cui origine  nel frattempo  si è potuto dimostrare di derivare dal metilparabene, stabilizzante del contenuto di flaconcini ad uso prolungato, e non della procaina stessa, che usando fiale a monouso, è assolutamente priva di effetti tossici o allergici, rispettando il dosaggio di riferimento.

La lista delle indicazione a procedere con questa terapia è lunga:

-          Dolori, tensioni, durezze muscolari, fibromialgia

-          Reumatismi, infiammazioni dei tessuti, eczemi, foruncoli  …

-          Disordini immunitari quali allergie, malattie autoimmunitari …

-          Mal digestione, malattie epatiche …

-          Squilibri neurologici quali fenomeni spastici,tetanie da iperventilazione ,

            acufeni, emicranie, epilessie …

-          Parte integrante della terapia biologica adiuvante delle malattie maligne

-          Aprire la strada della curabilità del paziente bloccato,che fa fatica reagire a

            stimoli riferiti all’autoguarigione come dall’omeopatia, terapia energetica ecc.

 A proposito: " Il reset del vegetativo " - sbloccare l sistema di controllo nervoso dai suoi cicli riverberanti, rendere possibile entrata nella terapia di malattie croniche automantenute, cambiare la percezione del sistema nervoso e della psiche in confronto della propria condizione, delle sue idee limitanti, eliminare la componente psichica dei disturbi cosiddetti psicosomatici : fibromialgia, depressioni, acufeni, emicranie ecc.

 

Bibliografia
Collier R. L’equilibrio acido – base – cosa avviene nell’organismo. Sanum Post 1989; 7: 18-21
Coy JF, Dressler D, Wilde J, Schubert P. Le mutazioni del gene TKTL 1 transchetolasi – like: implicazioni cliniche nelle patologie neurodegenerative, nel diabete e nel cancro. Clin Lab 2005; 51 (5-6): 257-273
Czeus R, Bender T, Vormann J. La somministrazione di minerali alcalini nei pazienti affetti   da artrite reumatoide. Reumatologia 2005;     44 (Suppl. 1): 179
Heine H. Libro di testo di medicina biologica. III Ed. Stoccarda: Hippokrates; 2006
Mayr FX. La domanda fatale. Scritti di nuova vita. Monaco: Le tre querce; 1951
Pirlet K. Che cosa sono le scorie del metabolismo? EHK 1989; 38 (4): 223-225
Pischinger A. Il sistema della regolazione basale. Nona Ed. Stoccarda: Haug 1998
Sander F. L’equilibrio acido – base dell’organismo umano. Terza Ed. Stoccarda: Hippokrates; 1999
Vormann J, Worlitschek M, Goedecke T, Silver B. La somministrazione di un composto minerale basico riduce la sintomatologia nei pazienti affetti da dolore lombare cronico. J Trace elem Med Bio 2001; 15 (2-3): 179-183
Warburg O, Posener K, Negelein E. Il metabolismo della cellula cancerosa. Biochim Z   1924; 152: 309-344
Witasek A, Traweger C, Gritsch P, Kogelnig R, Trotscher G: gli influssi dei sali minerali basici sull’organismo umano in condizioni alimentari standard. EHK 1996; 45 (8): 477-489

 

La Sindrome Influenzale in Bambini e Adulti

- l’influenza si manifesta quando noi siamo immunologicamente deboli e comunque per il nostro organismo non è negativo ammalarsi (se non si trova in una condizione immunitaria eccessivamente precaria), perché la battaglia contro i germi stimola e rafforza il nostro sistema immunitario proprio quando è debole (meglio ancora, ovviamente, sarebbe averlo sempre forte e quindi non bisognoso di ammalarsi);

- la vaccinazione antinfluenzale è inefficace e potenzialmente pericolosa per tutti, ma in particolare per i bambini piccoli e per gli anziani e cioè proprio per le due categorie che sono maggiormente considerate a rischio e quindi più pressate dal nostro Ministero affinché si vaccinino;

- la vera prevenzione non è quella di proteggerci contro 1-2-5-10 virus o batteri, perché le leggi immutabili della Biologia insegnano che i germi si modificano per adattarsi all’ambiente e quanto più l’ambiente è negativo per loro, tanto più essi sono stressati a modificarsi e a diventare aggressivi e rapidamente patogeni;

- la vera prevenzione è quella di aumentare le nostre difese aspecifiche contro tutti i germi (batteri, virus, funghi, micoplasmi) in modo da essere capaci a convivere con essi senza esserne disturbati, ma godendo invece del loro aiuto (la nostra vita personale e anche quella genericamente di tutti gli animali non sarebbe assolutamente possibile sul nostro pianeta se non ci fossero i germi);

- oggi abbiamo tutte le conoscenze e le possibilità per prevenire, diagnosticare e curare le debolezze immunitarie in modo non farmacologico (i farmaci sono sempre sintomatici, cioè nascondono solo i sintomi), ma per farlo dobbiamo apprendere, diffondere e praticare un modo più corretto di vita, un modus vivendi veramente a dimensione d’uomo;

- tra tutti i trattamenti capaci di potenziare in modo duraturo le difese aspecifiche contro le malattie, e quindi anche contro quelle infettive, il più potente è il trattamento omeopatico oppure anche quello microbiologico

È palese che ogni patologia, anche se apparentemente lieve, deve avere la supervisione di un medico, sia per formulare una giusta diagnosi che per approvare il trattamento più corretto; oggi ci si trova in una condizione sociale di relativa emergenza sanitaria, perché sembra che la Medicina, da sempre intesa come un insieme di Scienza, Arte e Missione, attualmente venga sempre più sostituita da una Medicina intesa e praticata solo per Guadagno, Potere e Difesa personale.

Oggi, cioè, si corre il rischio di incappare in alcuni medici che praticano quella che viene ormai diffusamente chiamata Medicina Difensiva, una Medicina impostata per proteggere se stessi e non i propri pazienti, perché si tende a non dire o fare quello che è utile per il paziente per non sottoporre se stessi a qualche sacrificio o piccolo rischio (oggi il medico rischia quando non segue le Linee-Guida ufficiali, che non sempre sono per il bene del singolo, ma talvolta rispondono a giochi commerciali dell’Industria Farmaceutica che, come sappiamo, spesso arriva a influenzare pesantemente le politiche sanitarie di un Paese).

In questo contesto sociale, pertanto, sembra che la soluzione sia solo quella di rendere le persone sempre più consapevoli di quello che è il comportamento o la via migliore per raggiungere e per mantenere la salute.

La Consapevolezza però scaturisce dalla Conoscenza, alla quale chiunque è invitato ad arrivare raccogliendo tutte le informazioni disponibili prima di prendere decisioni serie per se e la sua prole, valutando bene il succo delle informazioni, se sono utili o tendenziose o pura pubblicità. 

Per approfondire l'argomento è consigliato il libro del collega Roberto Gava: La Sindrome Influenzale in Bambini e Adulti

Esiste un modo per cercare di vivere serenamente?

Esiste un modo per cercare di vivere serenamente? (Una lettera del Dr. Samuel Hahnemann ad un suo paziente)

"Non è tutto ciò più razionale e saggio? Lasci che gli uomini irrequieti, autodistruttivi, agiscano in modo tanto irragionevole quanto dannoso verso se stessi così come gli va; lasci che si comportino da folli. Ma lei sia saggio! Non faccia che abbia inutilmente predicato su ciò che è saggio nella vita. Le mie intenzioni sono buone."

http://www.informasalus.it/it/articoli/modo-vivere-serenamente-samuel-hahnemann.php

Il raffreddore? Colpa del latte, non dei virus!

 

Raffreddore, colpa del latte? Sembra un'ipotesi azzardata. Corrisponde comunque anche alla mia esperienza medica, che togliendo il latte e riducendo l'apporto di glutine alle persone sensibili e magari affetti di malattie atopiche ( allergie, asma, neurodermite ecc.), esse hanno un netto vantaggio, si riducono  i sintomi di base e l'infiammatorietà generale. Nei periodi invernali le tipiche malattie stagionali percorrono in modo attenuato, l'immunità cresce.

Il seguente studio spiega perché dal punto di vista biochimico:

Il raffreddore? Colpa del latte, non dei virus!

la somatotopia della faccia

 La somatotopia della faccia

La somatotopia - rappresentazione degli organi sulla superficie del corpo - è un fenomeno comune a quasi tutto il corpo umano. Oltre alla faccia anche l'orecchio, le mani e piedi, l'addome, le gambe sono sedi di somatotopia. Ci si servono le varie tecniche di riflessologia e agopuntura- pressura.

Aiuta a riconoscere segni costituzionali e patologiche quasi a prima vista. Fa parte della semeiotica medica, una materia ad oggi quasi dimenticata ma molto valida. La somatotopia facciale arricchisce la fisionomia, definita come descrizione dei caratteri fisio-psichici nella faccia. 

Segni di sofferenza di un organo (ad esempio le borse sotto'occhio, gli zigomi bluastri ) nello stadio, in cui si evidenziano sulla cute, non necessariamente trovano già riscontro nelle analisi ematiche. 

 

Virus da raffreddore apre nuove strade a terapie contro il cancro

Riporto quest'articolo per far capire il significato di elementi ecologici, di interferenze ambientali, di stimoli utili percepiti dalla natura per mantenere la omeostasi del nostro corpo. 

In questo caso si tratta del contatto proprio con il virus del raffreddore, che ci reca in genere nient'altro che fastidio, che invece sembra di rivestire un importanza enorme  a livello della difesa immunitaria contro il cancro.

Leggete l'articolo della rivista "Cell" :

Gli scienziati potrebbero aver trovato un alleato inaspettato nella lotta contro il cancro: il comune raffreddore. Questa scoperta, a quanto si legge sul notiziario europeo Cordis, e’ stata fatta da un team di scienziati del Salk Institute for Biological Studies in California, che ritengono che se sara’ possibile simulare le proprieta’ di un tipo specifico di virus del raffreddore, vale a dire l’adenovirus, allora potranno essere sviluppate nuove terapie oncologiche. I risultati sono stati pubblicati nella rivista”Cell”. Gli adenovirus sono un gruppo di virus che di solito attaccano i tessuti che rivestono le vie respiratorie, gli occhi, l’intestino e il tratto urinario. Essi sono anche la causa piu’ comune di diarrea. Quello che distingue questovirus e’ la sua capacita’ di impossessarsi del meccanismo molecolare di una cellula, compresi i grandi sistemi cellulari coinvolti nella crescita, la replica e la soppressione del cancro. Gli scienziati del Salk sono riusciti a identificare la loro costruzione, constatando che i virus si legano insieme in polimeri, un composto chimico, per formare una rete tridimensionale all’interno delle cellule.

 Questi poi potrebbero potenzialmente intercettare e sopraffare le cellule coinvolte nella crescita e nella soppressione delcancro. Il team si e’ concentrato sulla E4-ORF3, una proteina cancerogena codificata dall’adenovirus. Questa proteinae’ nota per impedire alla proteinasoppressore del tumore p53 di legarsi ai suoi geni bersaglio. La proteina p53 viene chiamata “guardiano del genoma”, perche’ sopprime normalmente i tumori provocando l’autodistruzione delle cellule con danni al Dna. Le persone condiagnosi di cancro spesso hanno laproteina soppressore del tumore p53 inattivata, il che permette alle cellule tumorali di sfuggire ai normali controlli della crescita. I ricercatori ritengono che le loro scoperte potrebbero aiutare gli scienziati a sviluppare piccole molecole in grado di distruggere i tumori legando e distruggendo le componenti cellulari che permettono alle cellule tumorali di crescere e diffondersi. I ricercatori ritengono che aumentare la nostra comprensione di come i virus superano le cellule sane potra’ anche aiutare la scienza a progettare virus che arrestino i tumori. I virus modificati in questo modo potrebbero distruggere solo le cellule tumorali, perche’ potrebbero replicarsi solo nelle cellule in cui il soppressore del tumore p53 è stato inattivato. Una cellula tumorale che viene distrutta rilascerebbe poi ulteriori copie dei virus ingegnerizzati, che a loro volta cercherebbero di uccidere le cellule tumorali residue che si sono diffuse in tutto il corpo.

Fitoterapia in base al principio della segnatura di Rudolf Steiner

Fitoterapia (medicina antroposofica ) con la Cedracca (Ceterach officinarum) in base al principio della segnatura * di Rudolf Steiner:

Come ho risolto il mio problema con i calcoli renali grazie all’erba Spaccapietre:

Da tempo soffrivo di dolori alla schiena che si riflettevano al fianco, decido quindi di fare una ecografia che mi fa scoprire di essere afflitta di calcoli renali. Il medico che mi fa l’ecografia mi dice che piu che altro ho molta ” renella ” e che quindi il problema si puo’ risolvere facilmente, basta bere molta acqua per espellere questa renella. Scrive sul referto ” Litiasi Renale ” , quindi ho anche i calcoli… Cercando di approfondire il problema, leggo che in pratica i calcoli renali fin quando se ne stanno buoni e fermi all’interno del rene non provocano nessun dolore, ma sono guai quando questi iniziano a muoversi ed imboccano la via dell’uscita, si incastrano nei dotti escretori, gli ureteri, che collegano i reni alla vescica, provocando dei forti dolori e quindi le famose e terribilmente dolorose coliche renali.


Trascorsi alcuni giorni, bevendo piu’ del solito come consigliato dal medico, i dolori invece di diminuire aumentano decisamente, fino a diventare insopportabili, quindi ricorro all’uso di antidolorifici specifici e all’aiuto di rilassanti ( tipo il buscopan ) che aiutano l’eliminazione di calcoli e renella rilassando il corpo. Una mia amica che mi vedeva dolorante, mi consiglia di provare una cura naturale per eliminare i calcoli, un’erba che a suo dire ha qualcosa di veramente miracoloso, la cosidetta Erba Spaccapietra: quindi provo, vado in eroboristeria e compro questa pianta che l’erborista mi consiglia di farmi una tisana di Erba Spaccapietra per tre volte al giorno, mattina pomeriggio e la sera prima di coricarmi. Per preparare la tisana devo usare poco piu’ di un bicchiere di acqua da bollire, poi quando bolle metterci un cucchiaio di erba spaccapietre.

Questa pianta viene chiamata comunemente erba spaccapietre in quanto cresce sulle spaccature dei muri * ed anche in virtù delle sue proprietà di disgregante i calcoli dell’apparato urinario. Il suo nome è Cedracca (Ceterach officinarum) o Asplenium ceterach ( altri nomi comunemente usati sono Erba ruggine o rugginina, Felce ruggine, Spacca pietre, Erba Vetraiola.

Insomma dopo due giorni passati a bere la tisana spaccapietre, mi sono sentita subito meglio ed ora i miei calcoli ai reni sono solo un brutto ricordo.
 
*La teoria delle signature (o segnature) è rifiutata a livello scientifico ma risulta estremamente logica per chi comprende la natura olografica dell'universo, è stata codificata nel Medioevo ad opera di Paracelso ed oggi è molto usata in Medicina Antroposofica
Ad es. il sapore intensamente amaro del carciofo lo collega per analogia alla bile e dunque alla cura del fegato, le foglie della polmonaria presentano una corrispondenza con la struttura degli alveoli e sono utilizzate con efficacia nelle affezioni pneumologiche, nell'eufrasia si scorge l'occhio e tale pianta è in effetti utile nelle affezioni oculistiche, ecc. 
Per chi pensa in modo scientifico è arduo a seguire questo ragionamento, ma è comunque bellissimo e qui riportato in modo esemplare.
http://www.adorable.it/wp-content/uploads/2010/06/erba-spaccapietre.jpg

Vitamine

Un alimentazione pur equilibrata non necessariamente soddisfa alle esigenze di chi chiede prestazioni al proprio corpo oltre la norma fisiologica e di continuo. Non vale solo per lo sportivo ma per chiunque abbia stress emotivo, malattie che compromettono il riassorbimento degli oligoelementi, bambini in crescita veloce, lavoro fisico impegnativo, fumatori, condizioni che determinano uno stato catabolico.

Al mio avviso sembra opportuno valutare l'indicazione per l'integrazione dell'alimentazione con vitamine, minerali, oligoelementi , alcalini - e tutto con la giusta misura e qualità!

http://www.sportmedicina.com/vitamine.htm

Flora batterica

Flora batterica


Fino a 40 anni fa la scienza non ne riconosceva l'esistenza - oggi ne parlano tutti - probiotici in tante pubblicità! 
Ma ne avete capito davvero l'importanza? Di questo ulteriore organo, che direttamente sta in rapporto con l'integrità dell'individuo, dell'immunità, dell'approvvigionamento energetico?

Chi ne avesse davvero le idee chiare, sa anche cosa provocano antibiotici, disinfettanti, detergenti di ogni specie. Oppure si rende conto, cosa significa immettere nell'organismo focolai, veleni e alimenti che provocano il deterioramento dei nostri batteri amici.
 
Qui purtroppo la sensibilità comune è molto, ma molto in dietro!!
 
La Repubblica porta un'articolo riassuntivo delle conoscenze allo stato attuale:
 
 Da ricordare: probiotici in alimenti lattiferi - yogurt - sono comunque solo prodotti lattiferi, che a lungo andare e a quantità rilevate non sono tollerate bene.
 
 

Integratori

Siamo tutti intossicati?

Se uno immagina, al contatto di quante tossine siamo sottoposti giorno per giorno, quasi quasi non ci crede, che non lo fossimo.

Oltre al carico tossico che proviene da fonti esterne, il corpo umano stesso genera un gran numero di prodotti biochimici, ormoni, e metaboliti che devono essere disintossicate ed eliminate dal corpo. Insieme creano queste esposizioni cumulative interne ed esterne una sfida significativa per gli organi di disintossicazione ed eliminazione. 

Al fegato spetta la maggior quota di disintossicazione del corpo. Il fegato converte sostanze tossiche in non-tossici, composti solubili in acqua che possono poi essere eliminati dai reni e dagli intestini. Il fegato e gli altri tessuti coinvolti nel processo della disintossicazione si devono fornire dei nutrienti essenziali necessari per questo compito, che si svolge tramite processi ciclici specifici con consumo di energia. L’incolumità dell’organismo dipende dalla rigenerazione permanente delle strutture, indirizzate alla disintossicazione.

Siamo tutti intossicati? Ai tempi di oggi, con la vita, che c’entra sempre meno con quella biologica ed ecologica, che magari si conosceva in passato, probabilmente si!

È la medicina integrativa a dare gli spunti necessari, per dare risposte ai problemi della vita odierna.

Cerca di considerare la totalità delle sfaccettature dell’esistenza umana e considera:

-          Lo stile di vita

-          L’ambiente, in cui viviamo e le sue ripercussioni su di noi

-          Il nostro rapporto e le nostre interferenze con il mondo, quindi l’apporto energetico, l’alimentazione, il respiro, il sonno e le patologie in merito

Accanto a tanti argomenti di rilievo tratta l’opzione dell’apporto di integratori alimentari su base:

-          Minerale

-          Vegetale

-          Vitaminico

-          Oligoelementi essenziali

-          Oli ecc.ecc

 Questi integratori svolgono funzioni:

-          Di reintegro alimentare

-          Di antiossidazione nel metabolismo “redox”

-          Di neutralizzazione nel metabolismo acido-base

-          Di cura alternativa non farmacologica

-          Di supplementazione di sostanze, che mancano

Purtroppo non tutti i prodotti, offerti sul mercato, soddisfanno a le esigenze dovute di efficacia, purezza, sicurezza ecc. Al mio avviso sono solo poche dite cosiddette ortomolecolari, che meritano una fiducia illimitata da parte del consumatore. Una è la THORNE-RESEARCH americana, i cui prodotti sono rilevabili in Europa. Vi offro il servizio di prescrizione e dell’aiuto all’importazione dei prodotti scelti.

I 10 comandamenti per la vita nel tempaccio

I 10 comandamenti per la vita nel tempaccio 

1. Fare una vita, che giova alla salute in senso lato.

2. prevedere all'irrobustimento del fisico - sport moderato - doccia calda e fredda - sauna, non fumare

3. non coprirsi troppo, non riscaldare gli ambienti quando non è veramente utile

4. scegliere un'alimentazione sana da definire in riferimento alla propria costituzione ed  anche in rapporto alle stagioni: fresca, leggera  e umida d'estate - calda, sostanziosa  ed asciutta d'inverno 

5. non prendere se non in casi di rischio per la vita antibiotici, cortisonici, usare disinfettanti negli ambienti di casa, lavarsi il giusto senza eccedere e senza utilizzare detergenti aggressivi. Tutto ciò, che è anti "bios" (vita) uccide man mano anche noi !

6. saper usare bene l'aria fresca - aerare gli ambienti senza raffreddarli, muoversi all'aperto per respirare, ma chiudere le finestre di notte. 

7. Capire che quello che fa bene al sano non necessariamente giova al malato: quando manca energia (malattia da raffreddamento ) se la somministra  - caldo, tisane,  riposo, sonno. Irrobustimento serve da prevenzione non da terapia!!

8. Un abbassamento dell'energia vitale come nelle malattie stagionali si usa come reset - il fisico tramite febbre, sudori, diarree si disintossica. La terapia non deve sopprimere queste reazioni ma canalizzare e magari limitare, come lo prevede l'omeopatia.

9. Quando la salute già è precaria, non bisogna ricorrere in prima linea a rimedi sempre più violenti, ma cercare di capire dove sono le cause

10. Accettare la propria esistenza come parte della natura, rispettandone le regole. Noi non siamo cambiati nelle ultime centinaia di anni, quello che è cambiato è il mondo attorno a noi. Sfruttiamo i vantaggi della modernità, ma accettiamo che il funzionamento di fondo del nostro organismo è ancora quello dei Neanderthal. Ragioniamo in modo dialettico su quello che è da conservare dai tempi antichi in confronto alle invenzioni del mondo d'oggi.

Non sono virus feroci, che ci danno noia da combattere con artiglierie mostruose. 

E' il freddo e l'umido, a cui dobbiamo resistere - tutto qua!

 

Influenza-raffreddore- malattie di stagione


Ci siamo. Eccoci giunti al fatidico annuale appuntamento con l' epidemia di influenza, che secondo gli esperti dovrebbe appunto raggiungere il picco massimo proprio in questo mese.
 
E naturalmente, come sempre, la grande macchina del business farmaceutico si è già messa in moto
in congruo anticipo, grazie allo strombazzamento mediatico che raccomanda la vaccinazione come fondamentale arma preventiva.
 
Sembra, da come se ne parla e si affronta il problema, che malattie da raffreddamento, di cui la comune influenza rappresenta la varietà più severa, siano un destino ineluttabile cui nessuno può sentirsi sicuro di poter sfuggire.
 
Ma è proprio così?
 
Chi scrive non è l' unico a pensarla diversamente. Sì certo, potrei dire che oramai non ricordo più quando è stata l' ultima volta che mi son beccato un simile malanno tale da costringermi a letto (si tratta probabilmente di decenni fa), ma le prove a sostegno, ovviamente, sono ben altre.

Vi siete mai chiesti come abbiano potuto sopravvivere i nostri lontani antenati preistorici, che non godevano certo di nessuno dei nostri innumerevoli vantaggi e protezioni (certo non avevano il riscaldamento nelle loro grotte), e meno che mai disponevano di vaccini e medicinali? Senza tutto ciò che noi moderni diamo per scontato ed indispensabile alla sopravvivenza si sarebbero presto estinti come specie.

 

Come gli stessi termini "raffreddore" e "influenza" ci suggeriscono, in queste comuni indisposizioni stagionali sono implicati il freddo e l' influenza del clima sul nostro organismo.

Ma se tutti pensano al colpo di freddo che ci si busca uscendo di casa non adeguatamente coperti, o per un improvviso abbassamento della temperatura, o perché, data la stagione invernale, è "normale" ammalarsi, la vera spiegazione è molto meno banale, e va ricercata a monte.

Ogni organismo vivente dipende dall'ambiente in cui vive, e perciò risente dei ritmi naturali, ai quali deve adeguarsi, se vuole sopravvivere e conservarsi sano ed efficiente. Esso è pertanto in incessante equilibrio dinamico con l' ambiente,   da cui non può prescindere, tanto che possiamo considerare qualsiasi incidente di percorso, qualsiasi anomalia nella sua condizione come conseguenza di un alterato, disarmonico equilibrio con lo stesso.

Ed è questo equilibrio, che è stato disturbato dalle temperie, dall'ambiente svantaggioso. Magari lo era già prima senza necessariamente produrre sintomi gravi, oppure uno si è abituato ai suoi acciacchi, alla sua tosse da fumatore, a soliti dolori ed alla mancanza di energia vitale, che suole combattere con caffè, nicotina o altre droghe.

Malattia in generale e quelle della stagione fredda in particolare prendono in questa visione il significato di purificazione, reset, ecc.

Il corpo avrà quindi bisogno di "scaricare" l' esubero di sostanze nocive accumulate (che, date le caotiche ed innaturali abitudini dietetiche moderne, è davvero qualcosa di spropositato) per darsi una ripulita, e così alla prima occasione, cioè quando le condizioni ambientali diventano favorevoli e magari il nostro sistema immunitario si trova indebolito, ecco comparire i ben noti sintomi, come tosseraffreddorespossatezzafebbre, che non sono altro che tentativi del nostro corpo di sbarazzarsi di  quanto c'è in esso di indesiderato.

In tutto ciò virus e batteri, come si sa, svolgono il ruolo di capro espiatorio, ma solo perché glielo abbiamo  attribuito noi. Essi in realtà sono solo ospiti opportunistici che approfittano di una condizione a loro favorevole per innescare e accelerare il processo. Non sono dunque la "causa".

Alla luce di tutto questo possiamo dire che è possibile prevenire in linea di massima tutti questi malanni invernali nella misura in cui sapremo adattarci al flusso naturale.

la persona sana davvero, quello che da la dovuta attenzione al suo stile di vita, l'alimentazione, movimento, controllo dell'uso di droghe, farmaci, vaccini, veleni di ogni tipo ecc, all'assenza di focolai, metalli tossici in bocca, che tiene corpo e mente in una sintonia di serenità - questo individuo difficilmente si ammala, solo perché confrontato con freddo e umido.

Certamente esistono comportamenti specifici da adottare quando arriva la stagionaccia: 

- cose ovvie quanto coprirsi ecc.

- combattere il freddo con il caldo, per quanto sembra banale, ma anche l'alimentazione deve rispecchiare questa regola: in inverno attenti agli alimenti freddi umidi (terminologia cinese) quanto verdure crude e frutta, succhi, dolci, latticini, gelati. Ci vogliono alimenti caldi: carne e verdura lessa, tisane, spezie riscaldanti 

- più riposo che d'estate, attività sportive limitate ( l'allenamento aerobico fondo I (100 battiti) dei ciclisti ), cure e abitudini dell'indurimento e irrobustimento  spettano all'estate.


Il raffreddore e anche l'influenza, che sarebbe la versione più acuta ( altro ceppo virale di accompagnamento ) comunque guariscono in 7 giorni. Il rischio per la vita di persone indebolite corrisponde al pericolo della stagione fredda e umida. Si tengano più protette e seguano ancora di più ai consigli dati. 

Riporto qui un riassunto di quest'articolo di Michele Nardella con annotazioni mie.

( http://nardellamichele.blogspot.it/2012/01/influenza-tutto-cio-che-nessuno-vi-ha.html ) 

Ecologia – Microbiologia – Terreno

Ecologia – Microbiologia – Terreno:

Chi siamo noi? Siamo l’apice della creazione? Autarchici, monomorfi, indipendenti, autogestiti senza compromessi? O siamo piuttosto parte del tutto, interconnessi con il mondo? Dove è il nostro confine verso l’esterno? È la pelle, la nostra superficie visibile con nostro occhio, determinato esso stesso dal nostro sviluppo biologico-culturale? O esistono forse stadi di continuità, chiamata anche aura verso l’esterno, e confini poco rigidi e molto permeabili verso l’interno? 

La prima visione, quella della massima individualità deriva dal contesto storico – scientifico – culturale dell’inizio del 19.secolo, la filosofia del modernismo, permesso dalle potenzialità economiche in crescita, che ci davano la prima volta la possibilità di ritiraci dalle masse, di creare il privato, di sussistere anche senza la collettività.

Tutt’al contrario in tutto il passato precedente, in cui le necessità della vita ci costringevano a stare insieme coll’altro come essere collettivo.

Fu coll’avvenire della nuova epoca, che Robert Koch pretendeva di aver individuato un bacillo monomorfo, responsabile per la tubercolosi, cosi finalmente si conobbe il nemico esterno da abbattere, concetto perpetuato in seguito, base della produzione farmacologica “anti”: antibiotici, antifungini, antivirali, antiaritmici, anti…

Contemporaneamente fu Virchow a dimostrare, che ora spettava alla cellula piuttosto che alla regolazione del corpo intero, a governare la nostra esistenza.

Questo modo di percepire il mondo ha sicuramente dato grossi riscontri scientifici, ha aiutato di entrare nel particolare, ormai fino al neutrino. Sono nate le specializzazioni professionali, poi le sub- specializzazioni, anche in medicina, che si occupano ormai purtroppo di temi talmente isolati uno dall’altro e hanno perso completamente la visione dell’insieme. E questo lo notiamo ora, capendo, che la tendenza alla iperindividualizzazione evidentemente non riesce a soddisfare tutte le nostre esigenze.

È qui, che entra in gioco la medicina integrativa. Essa riconosce la dialettica fra il particolare e il generale. Ammette sì, che l’infarto si cura con lo stenting nella fase acuta e il paziente fortunato sopravvive, ma prende altresì cura di tutti gli aspetti dall’alto in basso, dall’interno all’esterno della persona umana.

Noi siamo, in effetti, un sistema ecologico ad alta integrazione, da paragonare a un qualsiasi reparto della natura con le sue regole e i suoi poteri di compensazione interna ed esterna. Perciò spesse volte si osservano fenomeni di adattamento del corpo a forzature di ogni tipo: l’ingestione di antibiotici scombussola tutta la flora microbica, che garantisce la nostra salute; l’applicazione di un apparecchio dentale fa sortire una scoliosi della colonna vertebrale; l’asportazione di un organo favorisce la degenerazione di un altro.

Intento della medicina integrativa è di salvaguardare l’integrità del corpo umano:

-          Scegliendo terapie e accorgimenti di poca invasività e con pochi effetti indesiderati

-          Accompagnando terapie di alto impatto, qualora inevitabili, con procedure tampone

-          Seguendo l’uomo attraverso tutta la sua vita di relazione, offrendogli sostegno di ogni genere e a livello sia fisico che psichico

-          Mette la lungimiranza delle sue terapie in primo piano

In questo contesto gioca un ruolo predominante la nostra flora, i nostri ospiti o meglio collaboratori, che manifestano una vasta parte di funzioni, tanto da poter essere considerati organo in senso stretto.

Sono le ricerche del Prof. Enderlein  (1872-1968), che hanno arricchito profondamente le conoscenze di questo cosmo interno. Considerando la dialettica quanto sopra, fra particolare e generale, fra individuale e collettivo, anche qui si ripete la diatriba fra monomorfismo alla Robert Koch e il pleomorfismo dei tempi passati e ugualmente valido.

La scuola di Koch, diventata teorema base della medicina ufficiale, iniziava e descrivere ogni microbo, evidenziato al microscopio come identità autonoma. Il pleomorfismo al contrario definisce una quantità enorme di forme di evoluzione del microbo, dei ciclo evolutivi. Del singolo ciclo considerato fa parte anche quella specie classificata su base monomorfistica, ma solo come fase di sviluppo del solito germe, non come identità definitiva. In questo modo Enderlein parla di fase batterica, non di  batterio; di fase fungina, non di fungo! Ci sarebbe la transizione dal semplice colloide proteico attraverso varie fasi, di cui fanno parte strutture biologiche definite in biologia ufficiale autonome come le piastrine, la fibrina, detriti non meglio specificati, verso  fasi virali, batterici e finalmente fungini. Questa trasformazione accompagna i cambiamenti energetici del corpo, dal sano al malato e al contrario. Sarebbe il terreno in risonanza con i mutamenti della sua flora. Cosi diceva già Pasteur:  "le microbe n'est rien, mais que le terrain c'est tout !" , espressione del mondo scientifico ante – Koch.

Queste sono le basi della medicina integrativa per quella parte, che riguarda la

microbiologia.

La dita : Sanum – Kehlbeck, fondata da H. Kehlbeck, collaboratore di Enderlein ai tempi, ci offre ancor’oggi una vasta terapia molto efficace, basata sostanzialmente sulla somministrazione di microbi in diluizione omeopatica, la cosiddetta Isoterapia. Essa pretende, di intervenire con le trasformazioni in direzione patogena dei vari microbi, e di favorire il ritorno a fasi più correlati al corpo sano. Combinando la terapia Sanum alle altre specialità biologiche di risanamento del terreno e dell’ecologia umana, crea effetti davvero formidabili.

Un passo più in dietro rispetto alla visione del tutto è uno riveste la terapia microbiologica. Per quest’approccio sono le membrane degli organi canalicolari, l’intestino e l’apparato bronchiale, il punto di riferimento. Sono queste membrane considerate la vera barriera fra interno ed esterno del corpo e qualsiasi elemento, che si avvia nelle due direzioni, deve attraversare questo filtro specifico dove è “processato”. Una flora microbica specifica per ogni distretto riveste la superficie esterna delle membrane e svolge un’azione particolare nell’ambito del “processamento” degli elementi in transito. Spesso la flora delle mucose è compromessa da fattori interni ed esterni. Qui intervengono i “probiotici”, farmaci di sostituzione e stimolazione a ripristinare condizioni fisiologiche.

Ergo: se il terreno è tutto, non si tratta di ammazzare qualcuno (anti – bios) ma di stimolare le forze di auto guarigione a riprendere le funzioni, che nel loro insieme si definiscono – vita !

omeopatia

https://www.chiropratico-firenze.it//images/omeopatia.jpgL’Omeopatia è un metodo di cura e prevenzione delle malattie scoperto da C.F.S. Hahnemann (Meissen 1755-Parigi 1843) agli inizi del XIX secolo. Suo principio fondamentale è la legge di similitudine: ogni malattia può essere guarita utilizzando a piccole dosi quella sostanza che, somministrata ripetutamente a un individuo sano, è in grado di provocare sintomi simili a quelli da curare.

Le sostanze comunemente utilizzate a scopo terapeutico provengono dai tre regni della natura: vegetale, animale e minerale. Tutte sono sottoposte a un particolare processo di diluizione e scuotimento, che ha il fine di eliminarne le proprietà tossicologiche, esaltandone quelle terapeutiche – il “potenziamento”.

L’Omeopatia è una vera medicina olistica, che rispetta cioè l’essere umano nella sua naturale ed indivisibile complessità di psiche e corpo. In tale ottica la malattia non è altro che il risultato di uno squilibrio generale della persona ed investe l’individuo nella sua totalità, come testimoniano i sintomi psichici e di reazione all’ambiente che comunemente accompagnano le sofferenze locali.

Curare dunque in Omeopatia significa ricondurre dolcemente (ovvero senza sgradevoli effetti collaterali) l’essere al suo equilibrio psico- fisico. Ed è proprio agendo in questa maniera che essa opera contemporaneamente da cura e come prevenzione.

L’omeopatia ha subito molte variazioni dalla sua scoperta fermo restando il principio base: il cosiddetto principio di similitudine del farmaco ("similia similibus curantur”), secondo il quale il rimedio appropriato per una determinata malattia sarebbe dato da quella sostanza che, in una persona sana, induce sintomi simili a quelli osservati nella persona malata.

  La forma classica, tipicamente Hahnemanniana, cerca il simile o meglio il similissimo, farmaco da somministrare nella diluizione e potenza adatte, trovato dopo una ricerca molto ardua, chiamata repertorizzazione, che valuta ogni possibile atteggiamento e particolarità fisico-psichica del probando. Inoltre discute le modalità, con le quali il sintomo varia.

 Negli ultimi cento anni sono nati i complessi omeopatici, composti di più sostanze omeopatiche, che possono sviluppare un effetto sintonico. Questi complessi sono prescritti secondo la malattia del paziente, quindi più facilmente da governare.

 Ultimamente si è associata l’omeopatia elettronica, che sceglie il farmaco secondo la sua frequenza specifica con macchinari computerizzati che sono in grado anche, di memorizzare queste frequenze.

 Certamente si è scatenata una diatriba tra gli scienziati sulla giusta strada da scegliere.

 Al mio parere basato sull’esperienza degli ultimi trent’anni, l’omeopatia a complessi tiene conto delle condizioni alterate in questo mondo. Siamo sottoposti a una situazione caotica di stimoli di ogni genere, che ai tempi di Hahnemann non esistevano. Spesso infatti si osserva, che tentativi terapeutici dopo lunghe repertorizzazione, tempi d’attesa, necessari per valutare l’effetto del farmaco, cambio della sostanza e via dicendo, non danno il risultato desiderato, non perche il medico non sia all’altezza, ma perche il probando non reagisce in modo congruo. I complessi sono più sicuri nella loro applicazione. Certamente sono raramente adatti, a guarire sintomi a livello più intimo – energetico – spirituale della persona, per cui invece il simile o addirittura il similissimo possono essere indicati.

 Sembra che l’omeopatia classica si rivolga appunto a questo livello dell’esistenza umana, mentre l’omeopatia a complessi agisca a livello biochimico – funzionale, da paragonare con la fitoterapia.

 

Per me l’omeopatia complessa fa parte della medicina integrativa, da abbinare con tutte le altre specialità sue come l’alimentazione, la detossicazione, la rimozione di focolai, il consolidamento del metabolismo acido-base ecc.

http://www.informasalus.it/it/articoli/omeopatia-conosciamola-meglio.php